Predicatore e missionario domenicano; b. Valencia, Spagna, 1 gennaio 1526; d. lì, 9 ottobre 1581. Entrò nell’Ordine Domenicano presso il convento di Valencia il 26 agosto 1544 e fu ordinato sacerdote nell’ottobre 1547. Distinto più per la sua straordinaria santità che per la sua borsa di studio, trascorse gran parte della sua vita come maestro di novizi, primo servizio in quella posizione a Valencia dal 1553 al 1555. Durante la peste del 1557 si recò in città per curare i malati e aiutare a seppellire i morti. La sua predicazione divenne così famosa che la cattedrale non poteva accogliere la folla e iniziò a predicare nelle pubbliche piazze. Nel 1562 si recò in America come missionario, lavorando prima nel regno di Nuova Granada nelle missioni Turbará, Palauto e Turbaco. Successivamente ha lavorato nella diocesi di Santa Marta nella zona di Tenerife e Tamalameque, e ha visitato anche diverse isole dell’India occidentale. Il suo amore e la sua sollecitudine per i popoli nativi portarono risultati notevoli al suo lavoro missionario ovunque andasse. Dopo sette anni nella zona di missione, proprio come era stato nominato priore di Santa Fe, fu richiamato in Spagna. Là divenne priore del convento di San Onofre, poi maestro generale, e alla fine tornò al convento di Valencia come maestro dei novizi e priore. Louis Bertrand si distingueva per il suo edificante spirito penitenziale e per le straordinarie meraviglie che accompagnavano la sua predicazione. Ovunque era ammirato per la sua prudenza e il suo spirito religioso. Ha ricevuto grazie straordinarie, compreso il dono della profezia. Fu beatificato da Papa Paolo V e canonizzato da Clemente X nel 1671. Fu nominato Patrono del Nuovo Regno di Granada (oggi Colombia) nel 1690.
Festa: 9 ottobre.
Un omonimo di St. Louis, Bl. Louis Bertrán, morì martire domenicano a Omura, Giappone (1629) e fu beatificato nel 1867.
Festa: 29 luglio.
Bibliografia: v. galduf blasco, Luis Bertrán: Il santo dei contrasti (Barcellona 1961). per. da zamora, Storia della provincia di San Antonio, ed. c. parra e a. mesanza (Caracas 1930).
[j. restrepo posada]