Calcide

CALCIS (Eubea, Negropont ), porto dell’isola greca di Eubea. Giuseppe Flavio menziona nel suo l’insediamento ebraico di Eubea antichi (14: 2). Il viaggiatore del XII secolo * Beniamino di Tudela vi trovò 12 ebrei, fabbricanti di seta e tintori. Lo status inferiore degli ebrei sotto il dominio latino (200-1204) fu esemplificato dalla reclusione in un ghetto, dalla tassazione discriminatoria e dal rifiuto di concedere loro la cittadinanza. Nel 1470 fu loro vietato l’acquisto di terreni e case fuori dalle mura del ghetto. Gli abitanti del ghetto erano considerati servi. All’inizio del XV secolo le loro tasse furono raddoppiate per alleggerire il carico sui loro vicini gentili. Nel 1402 fu imposta loro una tassa annuale generale e furono aggiunte tasse speciali per la guardia del campanile dell’orologio, il rinnovo annuale della bandiera di San Marco e una tassa sulla galea. Non erano autorizzati ad acquisire la cittadinanza veneziana, anche se c’erano alcune eccezioni individuali, come la famiglia Kalomiti che deteneva la cittadinanza ereditaria (nel XV secolo David Kalomiti possedeva proprietà e aveva persino servi ebrei). Come altrove nel mondo bizantino, gli ebrei furono costretti ad agire come carnefici, un abuso che fu abolito nel 15. Nonostante il loro status inferiore, gli ebrei occupavano una posizione importante nell’economia. Hanno commerciato con i porti ottomani e veneziani nel Mar Egeo. Sotto il dominio turco (1414–15) l’importanza della comunità ebraica diminuì e solo pochi esuli spagnoli furono attratti dalla città. La comunità mantenne così il suo carattere * romaniota, e il greco misto a parole ebraiche era il lingua franca degli ebrei di Chalcis. Molti ebrei commerciavano in frutta e verdura e molti erano sarti e lattonieri. Allo scoppio della seconda guerra mondiale c’erano 325 ebrei sull’isola. Quando i tedeschi invasero la Calcide, molti si nascosero sulle colline, fuggendo in seguito in Turchia e da lì in Palestina. Novanta catturati dai tedeschi furono mandati ad Auschwitz il 2 aprile 1944. Nel 1948 c’erano circa 180 ebrei sull’isola e nel 1959 122.

bibliografia:

J. Starr, Romania: gli ebrei del Levante … (1949), 37-61, include la bibliografia; Schwarzfuchs, in: rej, 119 (1961), 152–8; Y. Nehama, In Memoriam, 2 (1949), 57-8; Bi-Tefuẓot ha-Golah, 1 no. 6 (1959), 36.

[Simon Marcus]