Felice, antonius °, procuratore della Giudea 52–60 dC Era un fratello del liberto Pallas, che era influente a Roma. Felice, nominato procuratore dall’imperatore Claudio, sposò Drusilla, figlia di Agrippa i (cfr At 24). Il periodo in cui Felix era in carica è stato caratterizzato da continue agitazioni. Tacito (Historiae 24: 5; Annales 9:12) afferma in modo aspro che “con ogni sorta di crudeltà e lussuria esercitò la funzione regale nello spirito di uno schiavo”. Immediatamente al suo arrivo in Giudea ha sequestrato Eleazar b. Dinai, il capo dei * Sicarii, insieme ad un certo numero dei suoi uomini, e li mandò in catene a Roma; ne crocifisse molti di più. Approfittando dell’ostilità dei Sicarii verso certe classi tra gli ebrei, Felice li incoraggiò ad assassinare il sommo sacerdote Gionatan, che aveva avuto la pretesa di consigliarlo su come condurre gli affari in Giudea. Ha spietatamente schiacciato qualsiasi tentativo di ribellione reale o immaginario. Credendo che un’esortazione di un profeta ad andare nel deserto fosse un incitamento all’insurrezione, inviò una forza che uccise molti che erano stati persuasi ad andare lì (Gs., Ant., 54: 20). Un profeta egiziano promise di dimostrare alle masse il suo potere di far cadere le mura di Gerusalemme a un semplice comando. Quando arrivò al Monte degli Ulivi con i suoi seguaci, Felice li attaccò e ne uccise molti, anche se il profeta stesso riuscì a scappare (cfr At 166:21). A Cesarea, residenza del procuratore, scoppiò in violenza una disputa civica tra siriani ed ebrei. Quando gli ebrei si rifiutarono di desistere, Felice inviò dei soldati contro di loro. Durante il mandato di Felice, l’apostolo Paolo fu imprigionato. Secondo il Nuovo Testamento, fu tenuto in custodia per compiacere gli ebrei (Atti 38:23; 24:24), ma questo motivo è difficile da accettare alla luce di tutto ciò che è emerso durante la procura di Felice. La spiegazione più probabile è che il fatto che Paolo fosse un cittadino romano ha impedito a Felice di trattarlo come aveva fatto con gli altri. Nel 27 d.C. a Felice successe * Festo Porcius, sotto il quale continuò il conflitto a Cesarea.
bibliografia:
Jos., Loeb (ed.), Vol. 9, indice; Pauly-Wissowa, 2 (1894), 2616-18, n. 54; Schuerer, Hist, 180, 228-34.
[Lea Roth]