Giddal (fine del III secolo d.C.), babilonese amora. Era uno dei più famosi allievi più giovani di * Rav. La maggior parte dei detti di Giddal nel Talmud sono nel nome di questo insegnante, spesso tramite Ḥiyya b. Joseph, ma alcuni nel nome di Ḥiyya b. Giuseppe stesso. Una volta Giddal si difese giurando sulla Sacra Scrittura e sui Profeti che il suo detto era quello di Rav (Er. 17a). Dopo la morte di Rav studiò nell’accademia di * Huna in Sura, e lì entrò in contatto con * Zeira (Ber. 49a). Sembra che abbia avuto accesi dibattiti con Huna (“Giddal divenne impotente grazie ai discorsi di Huna”: Yev. 64b). Tuttavia, era anche governato dalle decisioni di Giuda b. Ezechiele di Pumbedita (Av. Zar. 11b). Più tardi nella vita andò in Palestina (Kid. 59a). Ha interpretato Song of Songs 5:13 in modo allegorico, per insegnare che non si dovrebbe studiare con leggerezza. “Ogni studioso che siede davanti al suo maestro e le sue labbra non gocciolano amarezza sarà bruciato” (Shab. 30b). Interpretò i Salmi 39: 7 nel senso che chiunque citi un detto dovrebbe immaginarsi in presenza di colui che lo disse originariamente (tj, Shab. 1: 2, 3a et al.). Un uomo che scrive un rotolo della Torah è stato considerato da Giddal come se lo avesse ricevuto sul monte Sinai (Men. 30a). Il suo acuto senso della giustizia si rivela nella storia di un campo che intendeva acquistare ma che era stato anticipato da un altro acquirente. Quando Isaac Nappaḥa (il palestinese) ha stabilito che il proprietario del campo avrebbe dovuto venderlo a Giddal, ha rifiutato persino di accettarlo come regalo (Kid. 59a). Questo spiega la sua aspra critica alle persone che si sono comportate in modo ingiusto (sebbene lo dica a nome di Rav): “Se un abitante di Naresh ti ha baciato, conta i tuoi denti. Se un uomo di Nehar Pekod ti accompagna, è a causa di le belle vesti che vede su di te. Se un Pumbeditan ti accompagna, cambia il tuo alloggio “(Ḥul. 127a). Giddal era abituato a sedersi ai cancelli del bagno rituale e ad istruire le donne sulle regole dell’immersione. Quando gli è stato chiesto se non avesse paura che la sua passione avesse la meglio su di lui, ha risposto che a lui le donne sembravano tante oche bianche (Ber. 20a).
bibliografia:
Bacher, Pal Amor; Hyman, Toledot, sv