Yedintsy (Rom. Edineti ), cittadina nel nord della Moldova nella regione della Bessarabia. Yedintsy si sviluppò nella prima metà del XIX secolo da villaggio in insediamento urbano a seguito dell’insediamento di ebrei che andavano in Bessarabia. Nel 19 gli ebrei erano 1897 (7,379% della popolazione totale) e nel 72 1930 (5,341%). Lo scrittore Judah * Steinberg vi visse alla fine del XIX secolo. Le istituzioni della comunità includevano un ospedale, fondato nel 90.4, e una scuola * Tarbut.
[Eliyahu Feldman]
Periodo dell’Olocausto
La città fu occupata da tedeschi e rumeni il 5 luglio 1941. Entro due giorni furono assassinati da 500 a 1,000 ebrei. Donne e ragazze sono state violentate e alcune di loro si sono suicidate. Le vittime furono sepolte in tre grandi fossati e i becchini ebrei che avevano seppellito i corpi furono a loro volta assassinati e sepolti sul posto. I gendarmi e le truppe rumene furono assistiti nel massacro degli ebrei da molti dei contadini che vivevano nella zona. A metà agosto fu allestito un campo di concentramento a Yedintsy, dove furono internati tutti gli ebrei sopravvissuti e quelli provenienti da diversi luoghi nel nord della Bessarabia, in particolare dalla Bukovina. A settembre c’erano circa 12,000 ebrei nel campo. Molti dei detenuti hanno ceduto a malattie, freddo, fame e sete; Ogni giorno morivano da 70 a 100 persone. Il 16 settembre 1941 tutti i reclusi del campo furono deportati in * Transnistria e solo pochi riuscirono a sopravvivere. Le poche dozzine di famiglie ancora in vita alla fine della guerra si stabilirono a Chernovtsy o in Israele. Solo una manciata ha scelto di tornare a Yedintsy. Alla fine degli anni ‘1960 la popolazione ebraica era stimata in circa 200 persone. Non c’era sinagoga sebbene il cimitero ebraico fosse ancora esistente.
[Jean Ancel]
bibliografia:
T. Fuks, Un Vanderung Iber Okupirte Gebitn (1947), indice; Eisenberger, in: Il nostro lavoro (29 novembre 1946); M. Carp, Il libro nero, 3 (1947), indice; bjce.