Willmann, Otto

Filosofo ed educatore che ha aperto la strada alla teoria dell’educazione sociale cattolica moderna; b. Lissa, vicino a Posen, Polonia, 24 aprile 1839; d. Leitmeritz, Cecoslovacchia, 1 luglio 1920. Ha studiato nella palestra Comenius di Lissa, e ha studiato a Breslavia, in Polonia, e Berlino, in Germania, sotto H. Steinthal e A. Trendelenburg, conseguendo il dottorato nel 1862 con la tesi La grammatica delle figure. Nel 1873 iniziò i suoi studi di educazione a Lipsia, in Germania, sotto T. Ziller e divenne una delle massime autorità sulla pedagogia erbartiana. Sebbene Willmann sia noto come filosofo e come autore di Storia dell’idealismo, le sue teorie educative influenzarono notevolmente il pensiero europeo.

Willmann insegnò per quattro anni al Pädagogium di Vienna, in Austria, e nel 1872 fu nominato professore di filosofia e pedagogia all’Università tedesca di Praga, carica che mantenne fino al 1905. Divenne il principale studioso cattolico tedesco in materia di istruzione e un eccezionale interprete dell’educazione tedesca. Willmann ha trovato difetti nella pedagogia tedesca su diversi punti. A causa dell’idealismo, aveva perso il contatto con la realtà; a causa del realismo, enfatizzava troppo la metodologia e sottolineava le tecniche e l’organizzazione senz’anima. Le teorie dell’individualismo trascuravano la natura sociale dell’educazione, mentre le teorie del socialismo minacciavano di assorbire l’individuo nel gruppo senza riguardo per il suo destino personale. Willmann si è impegnato a rivedere l’intera area della pedagogia, cercando di unire in un’unica sintesi le idee dei pensatori del passato ei contributi dei teorici moderni.

Ha definito l’educazione come “l’azione sollecita, formativa e direttrice degli adulti sullo sviluppo dei giovani, che mira a renderli partecipi dei beni che sono alla base delle nostre istituzioni sociali”. Comprende sei elementi fondamentali: sollecitudine, formazione, direzione, disciplina, beni ideali e istituzioni sociali. Ognuno ha aspetti subordinati. “Formazione”, ad esempio, si riferisce alla formazione dell’intero uomo, alla sua perfezione morale e spirituale, e al suo sviluppo sociale e personale. Sebbene qualsiasi sistema audio dovrebbe provvedere a tutti e sei, Willmann riteneva che solo la filosofia cattolica potesse tener conto di ogni aspetto. Ha sottolineato in particolare la natura sociale dell’educazione come elemento essenziale che rinnova costantemente la vita del gruppo, pur consentendo lo sviluppo individuale.

Willmann sosteneva che sebbene l’educazione, come materia pratica, dovesse occuparsi di metodi, riforme e adattamento, c’era anche bisogno di un’ampia comprensione storica. Sia la pratica che la storia, sentiva, dovevano essere supportate da una teoria ragionevole per non essere sterili. Ha concluso che solo una filosofia e un concetto di educazione genuinamente cattolici soddisfacevano tutti i requisiti. Willmann, un devoto cattolico, dichiarò che la chiesa era stata la sua più grande insegnante. Il suo principale lavoro educativo è il Didattica come insegnamento educativo.

Bibliografia: f. di hovre, Filosofia ed educazione (New York 1931). g. Greissl, Otto Willmann come insegnante e il suo sviluppo (Paderborn 1916). jb seidenberger, Otto Willmann: un’introduzione alla sua pedagogia e filosofia (Paderborn 1923).

[aj clark]