Vitalian, papa, st.

Pontificato: dal 30 luglio 657 al 27 gennaio 672; b. Segni, vicino a Roma; sepolto in San Pietro. Alla sua elezione, Vitaliano notificò l’imperatore Costante II e suo figlio, Costantino IV Pogonato, con una lettera sinodica; in esso Vitalian non menzionava gli errori di battitura con cui Costante II proibiva la discussione sul monotelismo. Questa omissione era considerata un gesto conciliante come lo era la sua lettera a Pietro, patriarca di Costantinopoli. Probabilmente le questioni scottanti semplicemente non sono state discusse. L’imperatore confermò l’elezione di Vitaliano, rinnovò i privilegi della sede romana e inviò ricchi doni. Lo scisma finì e il nome di Vitalian fu iscritto nei dipitychs a Costantinopoli; fu il primo papa ad essere così riconosciuto dopo Onorio I († 638).

Costante II, temendo per l’Africa, l’Italia e la Sicilia, terribilmente minacciato dalla supremazia navale musulmana nel Mediterraneo, visitò Roma nel luglio 663. Ricevuto regalmente da Vitalian, Costante visitò le chiese principali, elargendo ricchi doni ma spogliando Santa Maria dei Martiri (il Pantheon) del suo tetto di tegole in bronzo. Dopo un tentativo fallito di controllare i Longobardi di Benevento, tornò a Siracusa, dove rimase fino alla morte per assassinio (668). Costante aveva oppresso i suoi sudditi con le tasse, ritenute esorbitanti, ma probabilmente necessarie nella disperata emergenza militare.

Sulla protesta di Vitalian Constans approvò il rifiuto del controllo metropolitano di Roma da parte di Mauro, arcivescovo ribelle di Ravenna, rendendo così Ravenna “autocefala”. Nel 666 Vitalian protestò anche contro gli ostacoli che l’arcivescovo Paolo di Creta pose sulla via dell’appello del vescovo Giovanni di Lappa a Roma, dove Giovanni ricevette giustizia e riparazione.

Profondamente interessato allo sviluppo della Chiesa anglosassone, Vitalian sostenne gli sforzi di Oswy, re di Northumbria, dopo il Sinodo di Whitby (664) per stabilire l’uso romano della tonsura e della data di Pasqua. A tal fine consacrò Teodoro di Tarso (26 marzo 668), monaco greco residente a Roma, arcivescovo di Canterbury con pieni poteri sulla Chiesa inglese (vedi teodoro di canterbury). Wulfhere, re di Mercia, dotò il monastero di Peterborough, ponendolo immediatamente sotto Vitalian, un primo esempio di monastero sotto la protezione papale.

Festa: Jan. 27.

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