Smith, jonathan z. (1938–), studioso di studi religiosi. Nato a New York City, Smith ha conseguito la laurea presso l’Haverford College in Pennsylvania e il dottorato di ricerca. dal nuovo Dipartimento di Religione di Yale nel 1962. Ha insegnato nel dipartimento di studi religiosi all’Università della California, Santa Barbara; poi, nel 1968, è entrato a far parte della facoltà dell’Università di Chicago, dove è diventato Robert O. Anderson Distinguished Service Professor of the Humanities. Fa parte anche del Comitato universitario per il mondo del Mediterraneo antico e del Comitato di storia della cultura, ed è membro della facoltà associata alla Divinity School.
Considerato uno dei più influenti studiosi di religione, Smith è meglio conosciuto per le sue analisi degli studi religiosi e il problema del lavoro comparativo. Gran parte della sua ricerca si concentra sulle religioni dell’antichità, tra cui l’antico giudaismo e il primo cristianesimo, ma è rinomato per la sua vasta gamma di studi e confronti di diversi periodi storici e culture. Definendo la religione “la creazione dello studio dello studioso”, Smith sottolinea il ruolo dello scopo e della scelta analitica nello studio accademico della religione. Si ritiene che il suo lavoro, in particolare il suo esame delle implicazioni della scelta e la sua insistenza su un esame incessante della selezione e del punto di vista scolastico, abbiano influenzato il movimento del campo verso un’enfasi sulla teoria e l’inclusione dello studio della politica.
Le opere di Smith includono La mappa non è territorio: studi nella storia delle religioni (1978); Immaginare la religione: da Babilonia a Jonestown (1982); e Avvenire: Verso la teoria nel rituale (1987), che sottolinea l’importanza degli ambienti rituali costruiti. Il suo Il duro lavoro divino: sul confronto tra i primi cristiani e le religioni della tarda antichità (1990) esamina quattro secoli di erudizione, discutendo il mito del “dio che muore e risorge”. Nell’acclamato lavoro di Smith del 2004, Relating Religion: Essays in the Study of Religion, fornisce una panoramica del suo approccio teorico, collegando la sua teoria all’istruzione generale, e delinea i metodi di studio comparativo, comprese le procedure di generalizzazione e ridescrizione, che ritiene così essenziali per la cultura religiosa.
[Dorothy Bauhoff (2a ed.)]