Simeone il giusto, sommo sacerdote al tempo di Alessandro Magno che era soprannominato il Giusto sia per la sua pietà verso Dio che per la sua benevolenza verso i suoi concittadini (vedi anche Jos., Ant. 12: 157). Secondo Giuseppe Flavio (Ant. 12:43), è identico a * Simeone i, figlio di Onia i e nipote di Jaddua. Simeone il Giusto è menzionato anche nella letteratura rabbinica. Nel Avot (1: 2) è menzionato come uno dei sopravvissuti della Grande Assemblea ed è l’autore del detto: “Su tre cose il mondo si basa: sulla Torah, sul servizio divino e sulla pratica di gemilut ḥasadim [carità]. “Nella stessa fonte è indicato come il primo di una catena di studiosi che discendono a Hillel e Shammai. Secondo i Talmuds (tj, Yoma 6: 3, 43c-d; Men. 109b), era il padre di * Onia che costruì un tempio in Egitto. Se è così, allora Giuseppe Flavio ha sbagliato nell’identificare Simeone il Giusto con Simeone I e deve essere identificato con Simeone II, il padre di Onia III, che visse circa 200 aC Il cronologia in Avot supporta anche quest’ultima vista. A lode di Simeone il sommo sacerdote dato da Giuseppe Flavio e dai rabbini (tj, loc. Cit .; Yoma 39a – b) possono essere aggiunte le parole di Ben Sira riferite a Simeone ii (50: 1–6): “Grande tra i suoi fratelli e la gloria del suo popolo era Simeone, il figlio di Johanan il sommo sacerdote, al tempo del quale la casa fu rinnovata e ai cui giorni fu fortificato il tempio. Come era glorioso quando uscì dal santuario! stella del mattino tra le nuvole e come la luna autunnale nei giorni di festa “. Ben Sira loda le sue attività comuni dopo la conquista della Giudea da parte di Antioco III e la sua riparazione del Tempio (cfr. Jos., Ant. 12: 141). La grande importanza e l’onore conferiti da Ben Sira a Simeone II confermano anche l’opinione che fosse lui a essere Simeone il Giusto e che Giuseppe Flavio avesse sbagliato. Simeone il Giusto è anche menzionato come il sommo sacerdote che andò ad accogliere Alessandro (Yoma 69a; Meg. Ta an. 9), ma cronologicamente non può applicarsi a nessuno dei due Simeoni. In generale il valore storico di questa storia è molto dubbio. Tuttavia, il suggerimento che l’origine della storia sia da ricercare in un incontro avvenuto tra Simeone (ii) il Giusto e Antioco iii, suo contemporaneo e alleato, può essere corretto. Alcuni studiosi preferiscono la testimonianza di Giuseppe Flavio. Azariah dei Rossi (Me’or Einayim, Imrei Binah, cap. 22) suggerisce che forse si intende Simeone l’Asmoneo.
bibliografia:
R. Marcus (a cura di), Josephus (Loeb Classical Library), 7 (1943), 732–6 (incl. Bibl.); Moore, in: Studi ebraici … I. Abrahams (1927), 348–64; Ḥ. Albeck, Mavo la-Mishnah (1959), 24 ss.
[Uriel Rappaport]