Vescovo di Clermont del quinto secolo; b. Lione, Francia, 5 novembre 431 o 432; d. Clermont, tra il 487 e il 489. Figlio di una famiglia benestante, completò gli studi classici e nel 452 sposò Papianilla, figlia dell’imperatore Avito di cui pronunciò il panegirico dinanzi al senato nel 456. Quando Avitus fu deposto a favore di Majorian, Sidonius ha consegnato il panegyric di Majorian. Al suo ritorno in Gallia visse con la moglie e tre figli vicino a Lione o ad Aydat in Alvernia. Nel 468 il suo panegirico in onore del nuovo imperatore Antemio gli valse la prefettura di Roma. Al suo ritorno in Gallia fu eletto vescovo di Clermont (471 o 472). Organizzò la resistenza ai Visigoti ariani quando invasero l’Auvergne nel 474 e fu esiliato a Carcassonne da Euric; tuttavia, ottenne la grazia e tornò al suo vescovato dove morì. Il suo nome, inscritto nel martirologio di san. girolamo, è stato mantenuto nel martirologio romano. Il suo culto è stato attivo ad Aydat fino alla Rivoluzione francese. Le leggende provenzali di Lazzaro descrivono Sidonio come l’uomo nato cieco e guarito da Cristo nei Vangeli (Gv 11.1–53). Come autore di 24 carmina modellato su Virgilio e Claudiano, tre panegirici e lettere in versi, manifesta una notevole conoscenza della prosodia e un autentico sentimento poetico. Mentre vescovo scrisse circa 147 lettere, il cui contenuto, sebbene non teologico, contiene informazioni storiche, politiche, sociali e letterarie sulla Gallia del V secolo.
Festa: 23 agosto
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[l. vereecke]