Shalev, meir (1948–), scrittore ebraico. Shalev, figlio del poeta Yitzhak * Shalev, nacque a * Nahalal. È cresciuto in quella tanto acclamata cooperativa agricola e più tardi a Gerusalemme, e ha studiato psicologia all’Università Ebraica. Per molti anni ha prodotto e condotto programmi radiofonici e televisivi ed è noto anche per il suo contributo giornalistico a varie testate. Le sue prime pubblicazioni furono libri per bambini e il volume Tanakh Akhshav (“Bible Now”, 1985), uno sguardo personale e moderno a diversi episodi biblici. Il suo primo romanzo per lettori adulti Roman Rusi (1988; La montagna blu, 1991; 2001) è stato un successo straordinario tra i lettori israeliani e ha trasformato Shalev in uno dei più popolari scrittori di prosa ebraici contemporanei. Il romanzo racconta la cronaca di coloni pionieri nella valle di Jezreel. Il punto di vista narrativo è quello di un nipote cresciuto nei miti e nelle storie leggendarie dei tempi andati. Esaù (1991; Esaù 1993) racconta la storia di una famiglia di fornai sullo sfondo di Gerusalemme e della Galilea dall’inizio del XX secolo fino agli anni ’20, evidenziando le complesse relazioni tra padri e figli e il ruolo centrale svolto da donne e madri. Be-Veito ba-Midbar (1998; “His House in the Desert”, tedesco, 2000) è la storia del 52enne Rafael Meyer, il cui sviluppo è stato plasmato da quattro uomini e sei donne, tra cui sua nonna, le sue zie e la sua ex moglie . In effetti, il potere delle donne di plasmare e dettare la vita degli uomini è un tema ricorrente nella scrittura di Shalev. Shalev intreccia nelle sue associazioni bibliche narrative ricche e multistrato con materiali mitici e modelli archetipici, sottolineando la memoria e l’esperienza sensuale. La fantasia e l’umorismo sono elementi essenziali nella sua narrativa. Altri libri includono i romanzi Ke-Yamim Aḥadim (1994; Come pochi giorni, 1999) e Fontanella (“Fontanelle”, 2002). Tra i libri di Shalev per bambini ci sono Ha-Yeled Ḥayyim ve-ha-Mifleẓet (1982; Ḥayyim e il mostro di Gerusalemme1990), Gumot ha-shelen shel Zohar (Fossette di Zohar, 1987; Tedesco: 1995), Aba o Bushot (1988; Mio padre mi mette sempre in imbarazzo, 1990) e Ha-Traktor be-Argaz ha-Ḥol (“The Tractor in the Sandbox”, tedesco, 1999). I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue e le informazioni sono disponibili sul sito web di ithl all’indirizzo www.ithl.org.il.
bibliografia:
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[Anat Feinberg (2nd ed.)]