Sforza

Famiglia nobile del nord Italia. Muzio Attendolo, il suo fondatore; b. nel borgo di Cotignola in Romagna, 1369; d. 1424, nel fiume Pescara, nel tentativo di salvare la vita di un paggio. Da ragazzo si unì a una banda di mercenari e in seguito prestò servizio sotto il condottiero Alberico da Barbiano, che gli diede il nome di Sforza, adottato dai suoi discendenti. Come capo di truppe mercenarie e soldato scaltro, acquisì ricchezza e fama. Molti dei suoi numerosi figli illegittimi fondarono case principesche. Il più famoso tra loro era Francesco, primo degli Sforza duchi di Milano; b. 1401; d. 1466. A condottiero come suo padre, sposò (1441) Bianca Maria Visconti, figlia illegittima di Filippo Maria, ultimo duca Visconti di Milano († 1447). Francesco rivendicò il suo stato e gli succedette nel 1450. Statista eccezionale, svolse un ruolo importante nella politica italiana, concentrandosi sul mantenimento della pace e dell’ordine nei suoi territori. Gli umanisti alla sua corte includevano Filelfo e Decembrio.

Tra i suoi oltre 30 figli legittimi e illegittimi, i seguenti erano eccezionali. Ascanio Maria, legittimo; b. 1455; d. Roma, 1505. Divenne cardinale nel 1484 e ebbe molti benefici, tra cui il vescovado di Pavia. Partigiano del cardinale Roderigo Borgia, sostenne la sua elezione a papa alessandro vi nel 1492 e contribuì a realizzare il matrimonio di Lucrezia Borgia, figlia del papa, con il proprio nipote Giovanni Sforza di Pesaro. Prelato mondano impegnato nella politica, teneva una corte brillante nel suo palazzo romano, Ippolita Maria, legittimo; b. 1445; d. 1488. Sposò Alfonso, Duca di Calabria, nel 1465. Educata da umanisti, era famosa per la sua cultura e per la bella biblioteca che collezionava. Sforza Secondo, illegittimo; b. 1435; d. 1491; fondò il ramo collaterale degli Sforza di Borgonovo. Il successore di Francesco come duca di Milano era il suo figlio legittimo più anziano, Galeazzo Maria; b. 1447; assassinato da tre giovani per motivi personali nel 1476. Figli di Galeazzo compresi Bianca Maria, legittimo; b. 1472; d. 1510; sposato con l’imperatore Massimiliano I nel 1493. Caterina, illegittimo; b. c. 1463; d. 1509; era famosa per il suo coinvolgimento in politica e affari militari. I discendenti del suo matrimonio con Girolamo Riario (1477), nipote di papa Sisto IV, furono i principi Riario-Sforza. Il suo terzo marito, Giovanni di Pierfrancesco de’Medici, era l’antenato dei granduchi di Toscana. Galeazzo Maria lasciò come suo erede suo figlio Gian Galeazzo; b. 1469; d. 1494. Dopo una breve reggenza da parte di sua madre, Bona di Savoia, e del suo consigliere Cicco Simonetta, il governo di Milano fu usurpato nel 1478 da Ludovico il Moro; b. 1452; d. 1508; figlio legittimo di Francesco e zio del giovane duca. Come reggente e, dopo la morte di Gian Galeazzo (1494), come duca di Milano, mantenne una brillante corte ed era famoso come mecenate delle arti. Il suo appello al re Carlo VIII di Francia nel 1494 portò all’invasione francese dell’Italia e alla sua definitiva sconfitta. Morì in una prigione francese a Loches. I due figli di Ludovico governarono per un breve periodo Milano. Massimiliano; b. 1493; d. 1530; fu duca dal 1512 al 1515. Suo fratello Francesco II; b. 1495; d. 1535; regnò dal 1521 fino alla sua morte sotto la supervisione degli spagnoli, ai quali Milano cadde nel 1535.

Altri rami della famiglia Sforza fondata da figli illegittimi di Muzio Attendolo furono i Sforza di Santafiora, disceso da Bosio; b. 1411; d. 1476; e il Sforza di Pesaro, tornando ad Alessandro; b. 1409; d.1473. Un terzo ramo, il Sforza di Caravaggio, disceso da Giampaolo; b. 1497; d. 1535; illegitimate son of Ludovico il Moro.

Bibliografia: gb picotti et al., Enciclopedia Italiana di scienzi littere ed arti, 36 v. (Roma 1929–39) 31: 5711–577. cm ady, Una storia di Milano sotto gli Sforza, ed. e. Armstrong (Londra 1907). l. collison-morley, La storia degli Sforza (New York 1934). n. valeriana, L’Italia nell’età dei principati, dal 1343 al 1516 (Milano 1949). Storia di Milano (Milan 1953–) v.7–8, for bibliog. g. peyronnet, “Il ducato di Milano sotto Francesco Sforza (1450–1466): Politica interna, vita economica e sociale,” Archivio-storico italiano 116 (1958) 36-53.

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