Romualdo, st.

Fondatore dei camaldolesi; b. Ravenna, italia, c. 952; d. eremo in Val di Castro, vicino a Fabriano, Italia, 19 giugno 1027. Figlio di un nobile di nome Sergio, Romualdo entrò nel monastero di San Apollinare in Classe quando aveva 20 anni per fare penitenza a favore del padre, che aveva ucciso un parente. Divenne monaco lì dopo aver visto Sant'Apollinare in una visione. Tre anni dopo si recò sulla terraferma vicino a Venezia alla ricerca di uno stile di vita più austero e divenne discepolo di un eremita di nome Marinus. Nel c. 978 Romualdo e Marinus, insieme a Guarin, abate dell'Abbazia di cuxa nei Pirenei, in visita a Venezia, convinsero il doge peter orseolo ad abdicare, e tutti e tre tornarono a Cuxa con Guarin. Romualdo e Marinus vissero una vita eremitica lì vicino al monastero. Dopo dieci anni Romualdo tornò in Italia per rafforzare la vocazione del padre, diventato monaco, e vi rimase per il resto della sua vita. L'imperatore Otto III venerò molto Romualdo per la sua santità di vita, e nel 998 lo nominò abate di San Apollinare in Classe, ma alla fine dell'anno Romualdo si dimise dalla carica e andò a vivere in un eremo a Pereum, nelle vicine paludi. Questo divenne un importante centro per la formazione del clero, ad esempio Bruno di Querfurt, per il campo di missione slavo. Romualdo voleva morire di martire e si mise a predicare ai Magiari, ma fu costretto ad abbandonare il viaggio a causa della sua età. Trascorse il resto della sua vita fondando congregazioni eremitiche nell'Italia settentrionale e centrale, tra cui la Vallombrosa. Ma la più importante di queste fu Camaldoli vicino ad Arezzo, fondata nel 1023–27, che in seguito divenne la casa madre dell'Ordine dei Camaldolesi. Romualdo non ha lasciato alcuna regola scritta per i suoi monaci. Quando il suo corpo fu riesumato nel 1466 si scoprì che era incorrotto. Fu trasferito a Fabriano nel 1481.

Festa: 19 giugno e 7 febbraio (traduzione).

Bibliografia: peter damian, Vita beati Romualdi, ed. g. tabacco (Fonti per la storia d'Italia 94; Rome 1957); La vita del beato Romualdo, ir., la stanco (Namur, 1962). w. Franke Fonti e cronologia della storia di Romualdo di Camaldoli (Padiglione 1910); Romualdo von Camaldoli e la sua attività di riforma al tempo di Ottone III (Berlino 1913, 2d ed. Vaduz 1965). p. ciampelli, Vita di s. Romualdo abate, fondatore dei Camaldolesi (Ravenna 1927). j. leclercq, "San Romualdo e il monachesimo missionario", Revisione benedettina 72 (1962) 307–323. g. tabacco, "La data di fondazione di Camaldoli," Rivista di storia della Chiesa iri Italia, 16 (1962) 451–455. un. pagnini, Vita di S. Romualdo abbate, fondature dei camaldolesi (2d ed. Camaldoli 1967). t. matus, ed., Il mistero di Romualdo e dei cinque fratelli (Trabuco Canyon, CA 1994). l. vigilucci; Camaldoli: un viaggio nella sua storia e spiritualità, tr. p.–d. belisle (Trabuco Canyon, CA 1995).

[b. hamilton]