Fondatrice delle Suore della Sacra Famiglia di Villefranche; b. Druelle, vicino a Rodez (Aveyron), Francia, 6 settembre 1787; d. Villefranche-de-Rouergue (Aveyron), 19 settembre 1852. I genitori di Émilie, che appartenevano alla classe alta, affidarono la loro figlia, all’età di 18 mesi, alle cure della nonna materna Mme. de Pomayrols, che viveva nel suo castello di Ginals. Durante i successivi 15 anni, sotto la direzione della nonna, Émilie divenne una pia ragazza dedita alla preghiera quotidiana e alle visite ai poveri. Nel 1803 Mme. de Pomayrols si ritirò in una casa a Villefranche-de-Rouergue fondata da Madre Saint-Cyr, un’Orsolina, per le religiose che erano state espropriate durante la rivoluzione francese. Émilie tornò a Druelle fino al 1804, quando raggiunse sua nonna a Villefranche. Lì conobbe l’Abbé Antoine Marty (1757–1835), un ex professore di filosofia a Parigi che aveva subito l’esilio piuttosto che sottoscrivere la costituzione civile del clero. Sotto la sua guida spirituale Émilie ha aiutato i poveri e ha insegnato catechismo. Nel 1809 entrò nel noviziato delle Suore della Carità e dell’Istruzione Cristiana di Nevers, ma presto se ne andò.
Alla ricerca della sua vocazione, si unì per un po ‘alle Suore Picpus, poi alle Suore della Misericordia di Moissac. Per soddisfare le lamentele di molte persone che lamentavano la scomparsa delle scuole un tempo gestite dalle Orsoline, Émilie riunì tre compagni e nel 1815 aprì una scuola per bambini poveri a Villefranche. Da questo umile inizio si sviluppò la sua congregazione religiosa, il cui scopo era l’educazione delle ragazze, la cura dei malati e altre opere caritative. L’abate Marty, che collaborò alla fondazione dell’istituto, compose la regola, sul modello di quella di Sant’Agostino, e approvata dal vescovo di Rodez (1832).
Émilie e le sue prime compagne pronunciarono i voti perpetui nel 1820. Come superiora generale, Émilie fu determinante per la rapida crescita della congregazione, che nel 1852 aveva cinque conventi di clausura, 32 case collegate con le scuole e molti orfanotrofi. Durante questi anni Émilie fu afflitta da molte prove spirituali a causa delle gravi tentazioni di abbandonare la fede e la speranza. Fu beatificata il 9 gennaio 1940 e canonizzata il 23 aprile 1950.
Festa: 19 settembre.
Bibliografia: l. Aubineau, Vita della Reverenda Madre Émilie (Parigi 1855; 6a ed. Lione 1891). È. barthe, Lo spirito della reverenda madre Émilie de Rodat, 2 v. (3d ed. Parigi 1897). r. più, Sainte Émilie de Rodat (Tolosa 1950). g. bernoville, La santa di Rouergue: Émilie de Rodat (Parigi 1959). h. delattre, Dizionario di spiritualità e misticismo. Dottrina e storia, ed. Sig. viller et al. (Parigi 1932–) 4: 610–614.
[va lapomarda]