Reutlingen

Reutlingen, città del Wuerttemberg, Germania. Gli ebrei vengono menzionati per la prima volta a Reutlingen in una dichiarazione del 10 febbraio 1331, in cui Ulrico III di Württemberg rinunciava al suo diritto alle promesse in suo possesso. Nel 1339 vi è un record di ebrei di Hagenau e Hessenberg che si stabilirono nella città, dove una delle principali fonti di sostentamento era il banco dei pegni; una fonte del 1334 segnala un prestito fatto da un ebreo a un monastero. Gli ebrei possedevano case in città e agli ebrei provenienti da fuori città era permesso possedere proprietà e condurre affari lì. A questo periodo risale una sinagoga ospitata in un edificio in pietra. Nel 1338 il sindaco, Albrecht der Rote, ha protetto con successo gli ebrei durante le rivolte * Armleder. Tuttavia, l’8 dicembre 1348, molti ebrei subirono il martirio durante le * persecuzioni della Morte Nera. A quanto pare alcuni ebrei sopravvissero, come risulta da documenti datati 20 aprile 1349, in cui l’imperatore * Carlo IV perdonò i crimini perpetrati contro gli ebrei e distribuì le proprietà delle vittime tra i governanti delle regioni in cui avevano vissuto al tempo di le stragi. I registri municipali del Württemberg menzionano gli ebrei a Reutlingen nel 1371. Dopo aver ricevuto l’autorizzazione a tornare in città, ricostruirono le loro case e ristabilirono le loro istituzioni. Gli ebrei di Reutlingen sono commemorati in diversi * Theresienstadt e in * Riga; nessuno è tornato. Dopo la seconda guerra mondiale nel cimitero cittadino fu allestito un monumento in ricordo degli ebrei morti durante l’Olocausto.

bibliografia:

Germania ebraica, 2 (1968), 694–6; pk Germanyah.

[B. Mordechai Ansbacher]