Pietro orseolo, st.

Doge di Venezia, recluso benedettino; b. Venezia, 928; d. Abbazia di Cuxa, Prades, Francia, 10 gennaio 987. Sposato all’età di 18 anni, Orseolo (Urseolus) e sua moglie hanno vissuto in continenza dopo la nascita di un figlio. Nel 948 comandò la flotta in una guerra contro i pirati. Dopo una rivoluzione (976) durante la quale fu assassinato il doge Pietro IV Candiano, Orseolo fu eletto doge di Venezia. Promuoveva la pace, costruì ospedali e si prese cura di vedove, orfani e pellegrini. Con i propri soldi iniziò la ricostruzione della Cattedrale di San Marco e del Palazzo Ducale, entrambi distrutti dalla rivoluzione.

Un giorno, a messa, Pietro udì: “E chi non porta la sua croce e non mi segue non può essere mio discepolo” (Lc 14), e decise di unirsi a Marinus e Romuald, eremiti che vivono nel Delta del Po. Si rifiutarono di accettarlo, ma poco dopo incontrò l’abate Guarin di Cuxa, il grande riformatore della Catalogna settentrionale e della Francia meridionale, che riportò nell’abbazia di Cuxa Orseolo e altri due veneziani, Giovanni Gradenego e Morosone, nonché i due eremiti. il 26 settembre 1. Orseolo fu subito un religioso modello, ricercando i compiti più umili e intraprendendo severe penitenze.

Quanto a Venezia e ai suoi affari, Pietro si accontentò di istruire suo figlio, Ottone, allora doge, sulle virtù di un sovrano cristiano. Dopo la morte di Peter sorse un culto; il suo corpo fu traslato nel 1027; il suo culto fu approvato per Cuxa e Venezia nel 1731 e successivamente per tutti i benedettini e camaldolesi.

peter damian (Vita s. Romualdi, Patrologia Latina, ed. JP Migne [Parigi 1878–90] 144: 959–963) affermò che Orseolo entrò a Cuxa in riparazione della sua partecipazione alla rivolta e all’assassinio del suo predecessore doge. Il cappellano di Orseolo, Giovanni Diacono di Venezia (Cronaca Veneziana Storia MGH [Berlino 1826–] Sezione: Scriptores. 7: 4), ha fornito altre ragioni. E mentre è probabile che la famiglia Candiano abbia deliberatamente promosso la storia contenuta nel racconto di Damian, resta un fatto che l’elezione di Orseolo sia stata alquanto misteriosa. La pietà di certe cronache può nascondere la contesa tra fazioni cui Orseolo doveva la sua carica. Inoltre, mite e tollerante, probabilmente incoraggiò il male locale ed era felice di andare in un monastero per adempiere un vecchio voto. Peter si definiva duca di Venezia, Dalmazia e Croazia, un titolo che rifletteva la sua ambizione piuttosto che una realtà storica.

Festa: Jan. 10.

Bibliografia: Vita (1027) da un monaco di Cuxa, in j. mabillon, Giornale del sacro ordine di San Benedetto 5: 851-860. Biblioteca latina e antica santa del medioevo (Bruxelles 1898–1901) 2: 6784–86. h. Tolra, St. Pierre Orséolo (Parigi 1897). b. schmid, Studi e comunicazioni degli ordini benedettino e cistercense 22 (1901) 71-112; 251281. sono zimmermann, Kalendarium Benedictinum: I santi e beati dell’ordine benedettino e dei suoi rami (Metten 1933–38) 1: 81–84. r. cessi, Enciclopedia Italiana di scienzi, littere ed arti (Roma 1929-39) 25: 603. fidanzata di pÖlnitz, Venezia (Monaco di Baviera 1949) 78-84. un. maggiordomo, Le vite dei santi, rev. ed. h. thurston e d. attwater (New York 1956) 1: 64–65.

[cm aherne]