Pella o paḥal

Pella o PAḤAL , antica città situata ad est del fiume Giordano, 8 mi. (circa 13 km.) A sud-est di Beth-Shean. Il nome attuale del sito è Khirbet Faḥil. La prima menzione si trova nei testi dell’Esecrazione egiziana, risalenti alla fine del XIX secolo aC come Pi-ḥi-lim. È menzionato anche in quasi tutte le fonti egiziane relative a Canaan, che compare nell’elenco delle città cananee di Thutmosis iii come Phr; ad Anastasi Papiri (3 e 4) come centro per la fabbricazione di carri; nella stele Beth-Shean di Seti i come luogo che si ribellò contro l’Egitto e assediò Rehob, e fu successivamente sottomesso in un giorno dal primo reggimento della brigata Amon; e nell’elenco di Ramses ii. Dalla lettera 148 di El-Amarna, sembra che Hazor e Tiro si contendessero il possesso di Piḥili, il cui principe a quel tempo era Motbaal. Un grande tempio di tipo “migdol” è stato recentemente scoperto nel sito. Dopo il 1300 aC il luogo non è menzionato nelle fonti esistenti; tuttavia, vi furono trovate ceramiche della tarda età del bronzo e del ferro. Risuscitò nel periodo ellenistico, quando era conosciuto come Pella, dopo la capitale macedone. Un racconto leggendario di Stefano di Bisanzio (etnia 103–4) dice che la città fu fondata da Alessandro Magno (332/331 aC). La città fu conquistata da Antioco III nel 218 a.C. (Polibio 5:70, 12) e successivamente da Alexander Yannai, che la distrusse (Gos., Ant., 13: 397). Pompeo lo restaurò e lo incorporò nella Lega della Decapoli. Prima dell’assedio di Gerusalemme da parte di Tito, la sua comunità cristiana si trasferì a Pella. Alcuni cristiani, tra cui l’autore Aristion di Pella, vi rimasero in seguito. In epoca bizantina fu sede di un vescovo. I bagni caldi che si trovano lì (Ḥamta di Paḥal) sono menzionati nel Talmud di Gerusalemme (Shev. 6: 1, 36c). Nel 635/636 gli arabi musulmani sconfissero le forze bizantine vicino a Pella e presero la città, che continuò ad esistere per qualche tempo (come Fiḥl) con una popolazione mista greca e araba.

Il sito fu investigato nel 19 ° secolo dai viaggiatori C. Irby e J. Mangles nel 1818, e successivamente dall’esploratore E. Robinson nel 1852. Gli scavi del sito furono intrapresi nel 1958 da N. Richardson e RW Funk, nel 1967 da RH Smith e dal 1979 e negli anni ‘1990 da RH Smith, AW McNicoll e JB Hennessey. I primi resti risalgono al periodo neolitico, mentre il suo rapido declino ha avuto luogo nella tarda epoca omayyade. I ricchi reperti, sia in architettura e depositi tombali, sia in piccoli reperti, indicano che Pella fu una prospera città dal periodo ellenistico a quello omayyade. Sono stati scoperti edifici civici ellenistici e bizantini, un teatro o odeon e tre chiese.

bibliografia:

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[Michael Avi-Yonah /

Shimon Gibson (2a ed.)]