Passio

Passio era originariamente il racconto della sofferenza di un martire scritto da cristiani e basato sulla testimonianza di testimoni oculari. Nel primo tipo di passione, l’elemento miracoloso gioca un ruolo ristretto, come nei racconti dei martiri di S. Policarpo e SS. perpetua e Felicity, o nel passione dei Martiri Scillitani (c. 180). Gli autori successivi abbellirono questo tipo di narrazione con avvenimenti fantasiosi e miracolosi per edificare, o soddisfare, i gusti popolari. Ciò è stato fatto nel caso di emozioni della SS. ippolito, sebastiano, cecilia, agnese e i quattro martiri incoronati, rendendo difficile per gli agiografi moderni il compito di scoprire quelli autentici. Un altro tipo di passione che divenne popolare dal V secolo in poi era un racconto completamente leggendario della vita e della morte di un martire o di un santo, che di solito non aveva altro che un nome e forse un luogo come fondamento. Il passione di Santa Caterina d’Alessandria e quella di San Giorgio sono prive di fondamento storico. Il passione anche nella sua forma più autentica va distinto da un autentico Atto del martirio, che è la stenografia ufficiale del processo e della morte di un martire. Solo pochi di questi sono sopravvissuti. (vedi atti dei martiri.)

Il passione fu usato dagli apologeti come prova sussidiaria dell’origine divina della religione cristiana; ma il suo scopo specifico era incoraggiare i cristiani a onorare e imitare i martiri. In teologia il passione come un resoconto delle sofferenze di un martire indica l’importanza della fede come fattore assoluto nella vita della Chiesa primitiva. Il martire è stato sfidato a rinunciare alla sua fede oa morire per essa. Allo stesso modo, le confessioni di fede spesso messe nella bocca del martire, autentiche o meno, testimoniano la fede in un Dio vivente e trino, la risurrezione di Cristo e la fede cristiana nella gloria finale.

Bibliografia: un. hamman, Lessico per la teologia e la chiesa, ed. j. hofer e k. rahner (Friburgo 1957–67) 7: 133–134; Teologia e fede 45 (1955) 35–43. g. lazzati, Gli sviluppi della letteratura sui martiri nei primi quattro secoli (Torino 1956). Santi; (Parigi 1863–). Analecta Bollandiana (Bruxelles 1882–). Santo inglese, con una biblioteca di antichi e di mezza età, 2 v. (Bruxelles, 1898–1901; suppl. 1911). Biblioteca dei santi greci; ed. f. halkin, 3 v. (Bruxelles 1957). r. emicrania, Agiografia (Parigi 1953). h. delehaye, Le passioni dei martiri e i generi letterari (Bruxelles 1921).

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