Papiro di Nash, un frammento di papiro del II secolo (circa 150) aC scritto in caratteri ebraici quadrati, contenente il * Decalogo e lo * Shema. Il papiro di Nash era il più antico testo biblico conosciuto prima della scoperta dei Rotoli del Mar Morto. Un singolo foglio, non da un rotolo, fu acquistato da un commerciante egiziano da WL Nash, segretario della Society of Biblical Archaeology in Inghilterra, e pubblicato da SA Cooke nel 1903. Il papiro è di provenienza sconosciuta, sebbene presumibilmente da Fayyum. Il testo del Decalogo si accorda strettamente con la Settanta dell’Esodo (20: 2ss.), E deve assomigliare all’ebraico che sta alla base della traduzione dei Settanta (vedi tabella delle varianti nell’articolo * Decalogo). Il Shema segue (Deut. 6: 4-5), compreso il preliminare della Settanta al versetto 4: “E questi sono gli statuti e i giudizi che Mosè (così Nash; lxx,” il Signore “) comandò [agli Israeliti] nel deserto quando hanno lasciato il paese d’Egitto “. Il papiro si interrompe dopo la seconda lettera del versetto 5. La combinazione del decalogo e del Shema indica che il testo del papiro rappresenta le letture della Torah incluse nella liturgia mattutina quotidiana dei tempi del Secondo Tempio (cfr Tam. 5: 1: “hanno recitato il Decalogo, il Shema, eccetera.”).
bibliografia:
SA Cooke, in: psba, 25 (1903), 34–56; FC Burkitt, in: jqr, 15 (1903), 392–408; J. Mann, in: huca, 2 (1925), 283; WF Albright, in: jbl, 56 (1937), 145–76; idem, in: basor, 115 (1949), 10-19; MZ (H.) Segal, in: Leshonenu, 15 (1947), 27–36; Birnbaum, in: basor, 115 (1949), 20-22; FM Cross, in: JBL, 74 (1955), 148 n. 3.
[Moshe Greenberg]