Ovadia, nissim j. (1890-1942), rabbino capo sefardita di Parigi. Nata ad Adrianopoli, in Turchia, discendente di rabbini, Ovadia ha studiato alla scuola Alliance Israélite Universelle e alla Yeshiva Bikur Holim. Studente promettente, si recò quindi a Gerusalemme per completare la sua formazione rabbinica presso il Beit Midrash le-Rabbanim della Scuola di Ezra, da cui era stato ordinato. I sefarditi scommettere din gli ha assegnato il hattarat hora’ah (Vedi * Semikhah), è poi andato a Vienna per essere rabbino assistente della comunità sefardita. Nel 1918 fu eletto rabbino capo. Negli anni ‘1920 ha frequentato l’Università di Vienna e ha conseguito il Ph.D. nel 1927.
Un sionista attivo, ha usato l’occasione del Congresso Sionista Mondiale a Vienna per istituire la Fondazione Mondiale Sefardita, la cui presidenza ha poi assunto. Ha pubblicato un libro di preghiere sefardita quotidiano e festivo con traduzioni giudeo-spagnole.
Nel 1929 accettò la chiamata della comunità ebraica di Parigi e divenne rabbino capo sefardita. Riunì gli immigrati da Salonicco, Costantinopoli e Smirne in una comunità vitale e creò una magnifica sinagoga nel cuore di Parigi. Tre scuole sono diventate due, ha organizzato un’organizzazione giovanile e altri comitati per soddisfare le esigenze della comunità.
Quando i tedeschi invasero nel maggio 1940, rimase a Parigi, ma a giugno divenne troppo pericoloso per lui rimanere, così cercò rifugio a Orléans. Ha trovato un rifugio temporaneo nel Collège Saint Croix. Il 30 agosto attraversò il confine spagnolo e poi emigrò a New York attraverso il Portogallo nel marzo 1941. Cercò di replicare la sua esperienza a Parigi a New York e fondò la comunità sefardita centrale d’America e ne divenne il rabbino capo, ma i problemi di salute furono interrotti. la sua carriera. Ha avuto un infarto nel maggio 1942 e un altro, fatale, in agosto.
bibliografia:
JM Papo, Sefarditi nell’America del XX secolo (1987).
[Michael Berenbaum (2a ed.)]