Ottato di milevis, st.

Vescovo e polemista; d. c. 400. Optatus è conosciuto principalmente come l’autore di un documento scritto c. 363 a 376 contro Parmenian, il vescovo donatista di Cartagine. Il titolo originale è andato perduto e l’opera è ora nota come Il Parmenianum Donatistam. La tradizione della SM indica modifiche e aggiunte nel documento originale a cui Ottato aggiunse un settimo libro incompleto nel 385. Ottato si propone di facilitare il ritorno dei donatisti alla Chiesa cattolica con una presentazione conciliante delle cause dello scisma, che mostra non essere più consequenziale nei problemi reali in discussione. Chiama i donatisti scismatici, non eretici (1: 11-12), e confuta le obiezioni di Parmeniano con considerazioni dottrinali e storiche, dando la storia dello scisma di cui sono responsabili solo i donatisti (b. 1); la Chiesa cattolica è l’unica vera Chiesa di Cristo in unità con la Cathedra Petri e diffusa in tutto il mondo (b. 2). Sostiene che i donatisti hanno torto nel proclamarsi una chiesa martire e nell’accusare i cattolici come persecutori. I cattolici non hanno arruolato il potere civile, che però Ottato difende come giusto (b. 3). Rifiuta l’uso donatista di Isaia 66.3 e dei Salmi 140.5 contro i cattolici e dei loro sacramenti (b. 4) e condanna il ribattesimo donatista poiché i sacramenti sono validi indipendentemente dallo strumento (b. 5). Si oppone alla crudeltà dei donatisti, e in particolare delle Circumcellions, contro i cattolici (b. 6), e infine cerca di giudicare la commercianti; della persecuzione di Diocleziano il più moderatamente possibile (b. 7).

Per la sua argomentazione storica, Ottato usò una raccolta di atti che erano stati raccolti già nel 330 e 347 in difesa dei vescovi Ceciliano e Felice. Questa collezione è rappresentata da un’appendice di dieci pezzi conservata in una sola tradizione MS, ma è generalmente riconosciuta come autentica. G. Morin e A. Wilmart gli attribuiscono anche cinque sermoni di cui solo il sermone di Natale è autentico.

La dottrina teologica di Ottato è particolarmente pesante e Agostino, dopo il 400, ne usò gran parte per il suo insegnamento sulla Chiesa e sui Sacramenti. Optatus distingue tra persona e ufficio. I Sacramenti sono di per sé agenti santificanti, poiché i confettori non sono i maestri ma i servitori dei Sacramenti (5.4, 7). La salvezza porta con sé la fede e la Trinità (5.1). L’unità della Chiesa visibile è garantita dall’ufficio vescovile e dai Sacramenti; e la Cathedra Petri a Roma è il collegamento di unità per la Chiesa mondiale (2.2-4).

Contrariamente ai donatisti, Ottato è apertamente amichevole con l’imperatore e difende il sistema ecclesiastico imperiale prevalente da Costantino I. La Chiesa può vivere in sicurezza nell’Impero Romano e non tra i barbari. Al di sopra dell’imperatore c’è solo Dio, quindi a lui la lealtà è dovuta particolarmente in quanto sovrano cristiano (3.3, con prova addotta da 1 Tm 2.2).

Festa: 4 giugno.

Bibliografia: Libri VII (Contra Parmenianum ) e Acta, C. ziwsa (Chiesa del Corpus Latin 26; 1893); Sermones Patrologia Latina, ed. jp migne, 217 v., indici 4 v. (Parigi 1878–90), Suppl. 1: 288–300. L’opera di sant’ottato contro i donatisti, ed. e tr. o vassall-phillips (Londra 1917). Di chiave latina; ed. e. dekkers (2d ed. Streenbrugge 1961), 244–249. É. amann, Dizionario di teologia cattolica, ed. a. vacante et al., 15 v. (Parigi 1903–50; Tables générale 1951–), 11.1: 1077–84. p. cumuli, Storia letteraria dell’Africa cristiana, 7 v. (Parigi 1901–23), 5: 241–306. o. bardenhewer, Storia della letteratura della chiesa primitiva, 5 v. (Friburgo 1913–32), 3: 491–495. e. dinkler, La vera enciclopedia di Pauly dell’antichità classica, ed. g. wissowa et al. 18.1 (1939) 765–771. ac de veer, “Riguardo all’autenticità del Libro VII dell’Optat di Milev”, Review of Augustinian Studies 7 (1961) 389–391. t. Šagi-bunić, “Controversia de Baptismate”, Laurentianum 3 (1962) 167–209. e. l. grasmÜck, Coercitio: Stato e Chiesa nella disputa donatista (Bonn 1964). c. mazzucco, Ottato di Milevi in un secolo di studi: problemi e prospettive (Bologna 1993).

[a. stuiber]