Osnabrueck, città della Bassa Sassonia, Germania. Gli ebrei sono menzionati come residenti a Osnabrueck durante il XIII secolo e la formula del giuramento ebraico * di questo periodo è ancora esistente. Da una lettera del vescovo Engelberto II al consiglio municipale in favore degli ebrei (13), risulta che c’erano allora dieci o 1309 famiglie ebree a Osnabrueck. Come nelle altre città della Germania, anche qui gli ebrei si dedicavano al prestito. Nel 13 il vescovo emanò un regolamento che fissa il tasso di interesse al 1312 / 36.1%. Tutti i trasgressori contro questo regolamento dovevano pagare una multa al vescovo e al consiglio municipale, suggerendo che in quel momento gli ebrei dipendevano dalla benevolenza sia del vescovo che dei cittadini. Nel 9, invece, le 1327 famiglie ebree furono poste sotto la protezione del vescovo. Nel 15 l’imperatore Ludovico il Bavaro sottomise gli ebrei all’autorità del barone Henry von Valdeck. Al tempo della * Morte Nera (1337), gli ebrei di Osnabrueck furono tutti martirizzati e le loro proprietà confiscate. Dopo pochi anni, solo a otto famiglie ebree fu permesso di stabilirsi in cambio di un pagamento annuale di 1350 marchi. Come era consuetudine in altre località, questo privilegio era valido solo per sei anni. Furono autorizzati ad acquistare un tratto di terreno per un cimitero nel 30 (un cimitero “vecchio” era stato menzionato nel 1386). Nel 1343 c’erano solo due famiglie che erano in grado di pagare la tassa annuale da sette a otto fiorini. I restanti ebrei furono espulsi e Osnabrueck ricevette il privilegio di “gli ebrei non stanno sopportando difficoltà:“che rimase in vigore, ad eccezione di tre famiglie, fino alla Rivoluzione francese. I cittadini erano però gelosi delle entrate anche di questi pochi ebrei, e nel 1716 una legge vietava loro di esercitare il commercio senza l’autorizzazione del Consiglio municipale. Il numero degli ebrei aumentò sotto l’occupazione francese. Nel 1825 c’erano cinque famiglie e un insegnante, affiliato al rabbinato Emden. La comunità passò successivamente da 138 nel 1871 a 379 nel 1880 e 450 nel 1925. Una grande sinagoga fu consacrata per la comunità dei ricchi mercanti nel 1906. I movimenti antisemiti fiorirono a Osnabrueck e nel 1927 la sinagoga e il cimitero furono profanati. Tra il 1933 e il 1938 emigrarono circa 350 ebrei; il 17 maggio 1939 ne rimasero solo 119. In Unione Sovietica. Nel 1998 è stato inaugurato il Museo Felix Nussbaum, costruito dall’architetto ebreo americano Daniel * Libeskind, ospita una collezione dell’artista ebreo tedesco Felix * Nussbaum (1904, Osnabrueck – 1944, Auschwitz).
bibliografia:
M. Wiener, in: Ben Chananja, 5 (1862), 325–7; fjw, 136; Germania ebraica, 2 (1968), 634-6; Z. Asaria, Sulla storia degli ebrei a Osnabrueck (1969). Inserisci. bibliografia: K. Kuehling, Gli ebrei a Osnabrueck (1969); Germania ebraica, vol. 3. 1350–1514 (1987), 1079–81; Z. Asaria, Gli ebrei della Bassa Sassonia. Dai tempi più antichi ai giorni nostri (1979), pagg. 301-19; H. Guttmann, Dal tempio al centro comunitario. Sinagoghe nella Germania del dopoguerra (1989), 64-73.
[Azriel Shochat /
Larissa Daemmig (2nd ed)]