Olavide e jauregui, pablo de

Studioso peruviano e apologeta cattolico; b. Lima, 1725; d. Baeza, Spagna, 1803. Era un simbolo del secolo dell'Illuminismo, un leader nel movimento contro il tradizionalismo e uno di coloro che prepararono la Spagna ad adattarsi al mondo moderno e ad avvicinarsi alla corrente intellettuale europea. Nel 1752 si recò in Spagna, occupandovi una posizione elevata, per la sua compatibilità intellettuale con i ministri illuminati di Carlo III. Tra il 1757 e il 1764 trascorse lunghi periodi in Francia e in Italia. Nel 1767 fu inaspettatamente nominato capo della giustizia di Siviglia, intendente dell'Andalusia, e in seguito sovrintendente alla colonizzazione della Sierra Morena, un ambizioso progetto per la conversione di vaste aree desertiche in terre coltivabili abitate da una società rurale modello. In quelle posizioni il lavoro di Olavide aveva due sfaccettature: (1) la riforma delle norme culturali dell'Università di Siviglia attraverso il cambiamento del suo orientamento scolastico e la secolarizzazione del sistema di insegnamento; e (2) la riforma dell'ordine economico attraverso la riforma agraria. Queste idee hanno suscitato grande opposizione. Nel 1776 fu coinvolto in un processo inquisitorio a causa della sua imprudenza in materia religiosa. Nel 1780 fuggì in Francia, dove rimase per 18 anni.

Come amico degli Enciclopedisti (tradusse varie opere drammatiche, tra cui quella di Voltaire Zayre ), vi fu ben accolto, soprattutto da Marmontel e da Diderot, che ne scrisse un abbozzo biografico. Mentre era in esilio, recuperò la fede e la pietà perdute dopo essere sopravvissuto alla prigionia giacobina. È diventato un apologeta della fede cattolica contro l'Illuminismo secolare. Tornò in Spagna (1798) e vi rimase fino alla morte. Il suo lavoro più importante è Il vangelo trionfante o la storia di un filosofo deluso (1798). Di natura autobiografica, riporta il dramma psicologico nella conversione di un non credente e difende la divinità di Gesù e l'autenticità dei libri sacri. Secondo Menéndez y Pelayo, era un precursore di Il genio del cristianesimo di Chateaubriand.

Bibliografia: m. Defourneaux, Pablo de Olavide ou l'Afrancesado (Parigi 1959).

[g. lohmann villena]