NEHAVAND (anche pronunciato Nahavand ), una città situata nell’Iran centro-occidentale a circa 75 km a sud di * Hamadan. Era una città importante durante il periodo sasanide. La sua conquista da parte degli invasori arabi (642 d.C.) è considerata l’inizio della fine dell’impero iraniano. È menzionato nel Talmud babilonese come a golah (Diaspora) che può alludere all’esistenza di una comunità ebraica a Nehāvand (Kid. 72a). * Beniamino di Tudela (1167) menzionò una città con il nome “nhr-vnt” dove vivevano 4,000 ebrei. È possibile che si riferisse alla città di Nehāvand.
Durante il periodo medievale vi abitava un’importante * comunità caraita. Importante in esso era R. Binyamin ben Mosheh Nehāvandi (metà del IX secolo). Possediamo alcuni suoi frammenti Sefer ha-Mitzvot e Sefer ha-Dinim. R. David d’Beth Hillel visitò la città intorno all’anno 1827 e secondo lui vi vivevano 20 famiglie ebree, tutte povere. Ha stimato il numero della popolazione musulmana in 3,000 famiglie. Ephraim Neumark (1884), che non ha visitato la città, ha sentito che vi abitavano 30 famiglie ebree.
SecondoĀlam-e Yahud (1945), mensile ebraico persiano pubblicato su * Teheran, 115 famiglie ebree vivevano a Nehāvand, di cui 15, tra cui alcuni medici e proprietari terrieri, erano considerate ricche, 50 classificate come borghesi e le altre povere. C’erano due sinagoghe in città e una scuola elementare amministrata da Alliance Israélite Universelle, dove 137 alunni (98 ragazzi e 39 ragazze) hanno studiato fino alla sesta elementare. Le condizioni sanitarie furono riportate come insoddisfacenti (1945). Dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 molti partirono per Teheran, Israele e gli Stati Uniti, così che nessuna famiglia ebrea risiedeva a Nehāvand entro la fine del XX secolo.
bibliografia:
MD Adler (a cura di), L’itinerario di Beniamino di Tudela (1907); ʿĀlam-e Yahud, mensile ebraico in persiano pubblicato su Teheran, 13 (ottobre 1945), 236; David d’Beth Hillel, Ebrei sconosciuti in terre sconosciute (1824–1832), ed. di WJ Fischel (1973); L. Nemoy, Karaite Anthology (1952); E. Neumark, Massa be-Ereẓ ha-Kedem, a cura di A. Ya’ari (1947).
[Amnon Netzer (2a ed.)]