Nebo (nabu)

Nebu (Nabu) è una delle divinità minori più importanti del pantheon babilonese-assiro. Il dio Nebo (accadico Nabû, “il chiamato”) appare nel Codice di hammurabi all’inizio del II millennio aC come figlio del dio nazionale marduk e divinità tutelare della città Borsippa (a sud della città di Babilonia) e il suo tempio Ezida. In documenti successivi è caratterizzato come lo scriba divino, scrittore e portatore delle “tavole del destino” che custodiscono i decreti degli dei. In accordo con questo ruolo, era considerato mecenate dell’arte degli scribi e del sapere umano.

Il culto di Nebo ebbe origine e rimase forte in Babilonia, dove giocò un ruolo importante nell’annuale Festival di Capodanno a Babilonia; in questo periodo la sua statua fu portata da Borsippa a Babilonia, dove fu onorata insieme a quella di Marduk. È a questa festa che si riferiscono le parole satiriche di Is 46.1: “bel [cioè Marduk] si inchina, Nebo si china, i loro idoli sono su bestie e bovini”. Sebbene l’adorazione di Nebo fosse adottata in Assiria, l’intermittente sentimento anti-babilonese gli impedì di raggiungere la preminenza di cui godeva in Babilonia.

Il nome del dio si trova nell’Antico Testamento come elemento teoforico in diversi nomi propri babilonesi del periodo precedente e durante l’esilio: Nebuchednezzar (Nebo, proteggi il figlio, Ger 21.2 e a caso ), Nabu ha guadagnato (il cielo ha dato prole, Ger 39.9 e a caso ), Nabu-sezban (Nebo, salvami! Ger 39.13), e – in una forma alterata dalla pietà degli scribi biblici – Abdenago (Servo di Nebo, Dn 1.7 e a caso ).

Vedi anche: mesopotamia, ancient, 3.

Bibliografia: Dizionario enciclopedico della Bibbia, tr. e adattare. di l. hartman (New York 1963), da a. van den nato, Dizionario Bijels (1619). f. nÖtscher, Lessico per la teologia e la chiesa 2, ed. j. hofer e k. rahner (Frieburg 1957-65); suppl., Il Concilio Vaticano II: documenti e commenti, ed. hs brechter et al., pt. 1 (1966) 7: 755–756. un. deimel, Pantheon Babylonicum (Roma 1914), sv Nabû. kl tallqvist, Akkadische Gtterepitheta (Helsingfors 1938) sv Nabû. jb prichard, Antichi testi del Vicino Oriente relativi all’Antico Testamento (Princeton 1955) 331–334.

[ri caplice]