MOSES ESRIM VE-OR (fine del XV secolo), rabbino ed emissario di Gerusalemme. Il suo nome insolito (“Moses ventiquattro”) deriva dal fatto che era nato a Vierundzwanzig Hoefe (“15 tribunali”) nella regione dell’Aberndorf della provincia del Wuerttemberg in Germania. Secondo il parere di Alfred * Freimann (contestato da altri), che identifica questo Mosè con il Mosè Ashkenazi menzionato in vari documenti inclusi nel diario di Michele * Balbo, Mosè fu inviato nel 24 come emissario della comunità ebraica di * Gerusalemme a l’isola di Creta. Lì divenne amico di Michael Balbo, che discusse spesso con lui di problemi filosofici e cabalistici, come la credenza nella metempsicosi, che Mosè rifiutò. Nel 1474 giunse a Costantinopoli, con l’intenzione di raccogliere denaro per ricostruire una sinagoga a Gerusalemme distrutta dai musulmani. Elijah * Capsali scrisse a Joseph * Taita thatak che quando Mosè era lì era la causa di un’aspra disputa tra Moses * Capsali, rabbino capo di Costantinopoli, e Joseph * Colon, uno dei più importanti rabbini d’Italia nel XV secolo. Moses Capsali si rifiutò di aiutare Moses a raccogliere contributi per paura del governo turco, che aveva proibito il trasferimento di denaro dalla * Turchia a Ereẓ Israel, allora sotto il dominio * mamelucco. Infuriato, Mosè si unì agli oppositori di Capsali che tentarono di minare la sua reputazione e diffuse accuse di aver preso decisioni sbagliate in materia matrimoniale, facendo sì che molti entrassero inconsapevolmente in relazioni proibite. Moses portò le accuse degli oppositori di Capsali a Joseph Colon che, senza verificare i fatti, scomunicò Capsali. Mosè si recò in Italia in continuazione della sua missione. Secondo SZ * Shazar (Rubashow), fu Mosè a compilare o copiare l’opera classica, Dos * Shmuel Bukh (Augusta, 1544), un’epopea in yiddish basata sul Libro di Samuele. Dalla sua firma sul colophon del manoscritto, sembra che abbia anche compilato glosse al commento del Pentateuco di Abraham ibn Ezra.
bibliografia:
M. Lattes (ed.), Likkutirn Shonim mi-Sefer de-Bei Eliyahu… Eliyahu Capsali (1896), 13-15; Graetz-Rabbinowitz, 6 (1898), 305-8, 433-5; Rubashow, in: Futuro, 32 (1927), 428s .; Rosanes, Togarmah, 1 (19302), 44s .; Al. Freimann, in: Sion, 1: 1936-188 (202); Yaari, Sheluḥei, pp. 214-7; Zinberg, Sifrut. 4 (1958), 60-66, 185 ss .; Gottlieb, in: Sefunot, 11 (1967), 45.
[Abraham David]