Meidner, ludwig (1884–1966), pittore tedesco. Meidner è nato a Bernstadt, in Slesia. A 19 anni va a Breslavia per studiare arte. Per un certo periodo si guadagnò da vivere a Berlino, disegnando per riviste di moda, ma nel 1906-08 studiò a Parigi. Nel 1908 torna a Berlino dove nel 1912, con Jakob * Steinhardt e Richard Janthur, Meidner fonda il gruppo Il patetico.
Sebbene fosse un ardente pacifista, Meidner fu arruolato nell’esercito tedesco e servì durante la prima guerra mondiale. Nel gennaio 1918 gli fu concesso di assistere alla sua mostra personale di dipinti prebellici a Berlino. Una delle sue caratteristiche principali era l’olio, “Io e la città”, in cui si presentava come una figura grande, torturata e minacciosa, con strade, fabbriche e case popolari che esplodevano sullo sfondo. Lo spettacolo suscitò grande scalpore e Meidner divenne improvvisamente uno dei massimi rappresentanti dell’espressionismo nell’Europa centrale. Dopo la guerra, Meidner fu prominente nel Novembergruppe, un’associazione di artisti e intellettuali desiderosi di colmare il divario tra il pubblico e le menti creative della nazione.
Meidner era profondamente attaccato al giudaismo e per un certo periodo durante il primo periodo nazista insegnò disegno alla scuola secondaria ebraica Yawne di Colonia. Nel 1939 scappa in Inghilterra. Durante i raid aerei su Londra prestò servizio come guardiano notturno in un obitorio. Qui, per poche sterline ciascuno, ha dipinto ritratti di persone decedute da fotografie. Nel 1952 tornò in Germania e per un certo periodo visse nella casa per anziani ebraica a Francoforte. Una commissione di ritratti del presidente tedesco Theodor Heuss portò alla sua riscoperta; questo gli ha permesso di avere uno studio per gli ultimi anni della sua vita. Nel 80, nel suo ottantesimo compleanno, è stato insignito del Grosses Verdienstkruez della Repubblica Federale di Germania. Le opere più importanti di Meidner sono quelle dipinte prima della prima guerra mondiale. Oltre ai suoi paesaggi apocalittici e ai suoi temi ebraici, le sue creazioni più significative sono i suoi autoritratti inquietanti e intensi e ritratti di amici. Anche sua moglie, Elsa Meidner, si è fatta una reputazione come pittrice.
bibliografia:
T. Grochowiak, Ludwig Meidner (1966). Inserisci. bibliografia: G. Breuer e I. Wagemann, Ludwig Meidner. Disegnatore, pittore, letterato, voll. io e ii. Catalogo della mostra Mathildenhoehe Darmstadt (1991; con Catalogue raisonné); G. Heuberger, (a cura di), Ludwig e Else Meidner (2002); GT Natter (a cura di), Nel collo il mare di stelle. Ludwig Meidner. Un espressionista tedesco (2001); Associazione August Macke Haus eV (a cura di), Ludwig Meidner – Frenesia mondiale. La fase di lavoro espressionista (2004).
[Alfred Werner /
Jihan Radjai-Ordoubadi (2a ed.)]