Mayer, Gustav

Mayer, gustav (1871-1948), storico tedesco. Nato a Prenzlau (Brandeburgo), Mayer ha studiato economia a Berlino e Friburgo e in seguito ha lavorato come giornalista. A causa delle sue critiche alla fine della prima guerra mondiale, la sua carriera accademica si fermò e solo nel 1920 divenne professore di storia, democrazia e socialismo all’Università di Berlino. Ha scritto molto sul socialismo e sulla storia del movimento operaio tedesco. Gli scritti imparziali di Gustav contribuirono ad apprezzare il significato storico di * Lassalle, * Marx e del suo amico Friedrich Engels, sul quale Mayer scrisse un’importante biografia. Tra i suoi libri c’erano: Johann Baptist von Schweitzer e socialdemocrazia (1909); Gli inizi del radicalismo politico nella prima Prussia (1912); Il marxismo tedesco e la guerra (1916); Dal mondo del socialismo (1927); Bismarck e Lasalle, la loro corrispondenza e le loro conversazioni (1928); Friedrich Engels, una biografia (2 voll., 1933; Eng., 1936). Quando i nazisti salirono al potere Mayer emigrò in Olanda dove nel 1949 il suo MemorieDa giornalista a storico del movimento operaio tedesco era pubblicato. Si rifiutò di tornare in Germania dopo la seconda guerra mondiale perché sentiva che la simbiosi tedesco-ebraica era fallita.

bibliografia:

G. Niedhart, “Gli anni inglesi di Gustav Mayer – Sull’esilio di un ebreo e storico tedesco”, in: Ricerca dell’esilio, 6: 1988-98 (107); G. Niedhart, “Conflitti di identità di un ebreo tedesco a cavallo tra il XIX e il XX secolo – Gustav Mayer tra l’origine ebraica e un futuro tedesco incerto”, in: Annuario di Tel Aviv per la storia tedesca, 20 (1991), 315-26; J. Prellwitz, Eredità ebraica, etica sociale liberale, nazione tedescaGustav Mayer nell’Impero tedesco e nella Repubblica di Weimar (1998).

[Bjoern Siegel (2a ed.)]