Cardinale, statista della Transilvania (popolarmente “Frate George”); b. Kamičic, Croazia, 1482; d. Alvinc, Transilvania, 17 dicembre 1551. Sebbene fosse figlio di un padre croato (Utiešenović), preferì usare il nome di sua madre veneziana. Dopo una breve carriera militare entrò a far parte dell’Ordine paolino e in seguito divenne stretto consigliere del re giovanni i zÁpolya (1526–40) d’Ungheria. Nel 1534 fu nominato vescovo di Nagyvárad e negoziò il Trattato di Nagyvárad (1538), in cui re Giovanni acconsentì alla successione asburgica dopo la sua morte e quindi all’unificazione dell’Ungheria sotto Ferdinando I.Ma il morente Giovanni ripudiò l’accordo e fece frate George giura fedeltà al figlio neonato John Sigismondo. Martinuzzi, come governatore della Transilvania, tentò di mantenere la posizione del neonato con il sostegno del sultano Solimano I.Dopo la presa di Buda (1541) da parte dei Turchi, Martinuzzi tornò al piano originale di unificazione dell’Ungheria sotto gli Asburgo per resistere Espansione turca. Dopo lunghe trattative il nuovo trattato fu ratificato nel 1551 e Martinuzzi fu premiato con l’arcivescovado di Esztergom (Gran) e il cappello cardinalizio. Nel frattempo, per prevenire l’attacco previsto del Sultano, mantenne rapporti amichevoli con i turchi. Tali contatti segreti destarono i sospetti del comandante militare di Ferdinando, Castaldo, che, con la connivenza dello stesso Ferdinando, organizzò l’assassinio del cardinale nel castello di Alvinc.
Bibliografia: m. Croato, George Frater, la sua vita (Budapest 1868). om utieŠenoviĆ, Storia della vita del cardinale Utiešenović detto Martinusius (Vienna 1881). K. juhÁsz, “il cardinale Georg Utjesenovich (T1551) e la diocesi del Ciad”, Annuario storico della Società Görres 80 (1961) 252-264.
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