Cortigiano papale, autore; b. Richmond, Ind., 15 febbraio 1863; d. Bressanone, Italia, 30 dicembre 1927. Era il figlio di Joseph e Laetitia Jane (Scott) MacNutt, benestanti episcopali. MacNutt frequentò la Philips Academy, Exeter, NH (1878–80) e la Harvard University Law School (1880–81), trascorrendo anche molti mesi in viaggi all’estero e studio delle lingue. Fu accolto nella Chiesa cattolica a Roma il 22 marzo 1883 e iniziò la formazione ecclesiastica come socio dei “Priests of Expiation”, una società religiosa abortita progettata dal Rev. Kenelm Vaughan d’Inghilterra. Mentre era uno studente (1887-89) della Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici, Roma, concluse di non essere stato chiamato al sacerdozio e si assicurò la carica di primo segretario delle legazioni statunitensi a Costantinopoli (1890-92) e Madrid (1892- 93). Nel 1898 sposò Margaret van Cortlandt Ogden di New York e si stabilì a Roma. Leone XIII, che nel 1895 aveva nominato MacNutt ciambellano pontificio onorario “di cappa e spada”, lo assegnò al servizio attivo nella corte papale. È stato il primo americano a ricoprire un incarico del genere. Nel 1904 Pio X lo nominò uno dei quattro ciambellani di rango. Tuttavia, poiché era diventato oggetto di una campagna diffamatoria in alcuni circoli laici, MacNutt decise di dimettersi dal suo incarico in Vaticano nel 1905. Riuscì a rivendicare il suo buon nome, ma rifiutò gli inviti a riprendere le sue funzioni di corte. Stabilitosi a Schloss Ratzötz, la sua casa tirolese vicino a Bressanone, trascorse il resto della sua vita in attività sociali e scrivendo. Dei suoi sette libri, i più importanti erano: Lettere di Cortes (1908); Di nuovo globo, The Eight Decades d’Anghera (1912); e Bartholomew de las Casas (1909). Le sue memorie pubblicate postume, Un ciambellano papale (1936), sono i ricordi di un espatriato statunitense che si trovò a casa nella società cortese di un’epoca passata.
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