Cardinale, teologo; b. Vaucouleurs, Francia, 28 febbraio 1863; d. Roma, 20 maggio 1936. All’età di 15 anni Lépicier lasciò la Francia e si unì all’Ordine dei Servi di Londra. Dopo aver completato gli studi presso vari priorati dell’Ordine in Inghilterra e presso il Seminario di Saint-Sulpice, Parigi, fu ordinato a Londra, nel settembre del 1885. Due mesi dopo fu chiamato a Roma dal suo superiore generale per studiare presso il Propaganda Fide, dove ha conseguito dottorati in teologia e filosofia. Nel 1890 tornò in Inghilterra come maestro dei novizi.
Nel 1892 all’età di 29 anni fu nominato da Leone XIII alla cattedra di teologia dogmatica lasciata vacante dal suo ex professore, Francesco Satolli, che era stato nominato primo delegato apostolico negli Stati Uniti. Lépicier ha ricoperto questo incarico per 21 anni, fino a quando è stato eletto superiore generale dei Servi nel 1913. Il prodigioso lavoro teologico di questi anni è culminato nel suo Istituzioni di teologia dogmatica al testo di San Tommaso Concinnatae (25 v.). Il suo tratto De Beata Virgine Maria Matre Dei (5 eds.) È stato uno dei primi trattamenti scolastici della teologia mariana. I suoi scritti hanno influenzato la rinascita neoscolastica. Oltre a un’intensa carriera di insegnante, Lépicier ha ricoperto incarichi in cinque congregazioni romane ed è stato assegnato a varie commissioni. Inoltre, ha intrapreso lunghi viaggi nell’interesse della Curia. Nel 1912 fu visitatore apostolico in Scozia e al suo ritorno a Roma fu nominato delegato in quel paese senza obbligo di residenza.
Nel maggio 1924 fu consacrato arcivescovo di Tarso e inviato come visitatore apostolico in India, dove rimase per quasi due anni. Nel 1927 si recò in Abissinia e in Eritrea come visitatore. Nel dicembre del 1927 Pio XI lo nominò cardinale e l’anno successivo divenne prefetto della Congregazione dei religiosi.
Bibliografia: sono il droghiere, Il cardinale Lépicier, dei servi di Maria, 2 v. (Np 1946).
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