Un’organizzazione militare di protestanti tedeschi che ebbe origine nel 1531 in reazione alla politica annunciata di Carlo V di sopprimere con la forza il movimento luterano. Prende il nome dalla cittadina ai confini della Sassonia e dell’Assia dove spesso si tenevano le sue assemblee, fu iniziata da Giovanni di Sassonia ed Ernesto di Brunswick. Comprendeva all’origine Filippo d’Assia, Wolfgang von Anhalt, i conti Gerhardt e Alberto di Mansfeld e rappresentanti di 11 città. Continuò ad espandersi e alla fine includeva anche i duchi cattolici di Baviera che si unirono a esso per ostilità agli Asburgo. Distratto dai minacciosi turchi, Carlo firmò una tregua con la lega, la pace di Norimberga (1532), che garantiva la pace fino a quando non si fosse tenuto un consiglio generale entro un anno. Le speranze di Carlo per un concilio non si concretizzarono, tuttavia, e il movimento protestante continuò a diffondersi. Quando papa Paolo III emise finalmente una bolla con cui convocava il concilio a riunirsi a Mantova nel maggio del 1537, la Lega di Schmalkaldic respinse un invito a partecipare. L’imperatore ha quindi tentato di risolvere il problema all’interno dell’impero stesso da conferenze di teologi luterani e cattolici dal 1539 al 1541 (vedi interim). Poiché le differenze si rivelarono inconciliabili e poiché i protestanti si rifiutarono di partecipare all’apertura del Concilio a Trento (1545), Carlo decise di nuovo a favore della guerra. La posizione della lega era stata indebolita dal trattato di Filippo d’Assia con Carlo, che ruppe tutte le alleanze della lega con i non tedeschi. Inoltre, Carlo stipulò trattati con diversi principi protestanti tedeschi, tra cui il potente Maurizio di Sassonia e Gioacchino II di Brandenberg. Carlo ottenne una vittoria decisiva a Mühlberg il 24 aprile 1547 e catturò Giovanni Federico di Sassonia e Filippo d’Assia. Una soluzione teologica, tuttavia, era più remota che mai quando Maurizio di Sassonia riaprì la questione politica ribellandosi. La seconda guerra Schmalkaldic che ne seguì rese necessario il riconoscimento politico dei protestanti. Carlo si dimise a favore del fratello Ferdinando, che trattò con i protestanti la pace di Augusta (1555).
Bibliografia: st. scala ampia, Lessico di teologia e chiesa, ed. j. hofer e k. Rahner, 10 v. (2d, nuova ed. Freiburg 1957–65); suppl., Il Concilio Vaticano II: documenti e commenti, ed. hs brechter et al., pt. 1 (1966) 9: 426–427. w. maurer, Religione nel passato e nel presente, 7 v. (3d ed. Tubinga 1957–65) 5: 1455–56. h. Holborn, Una storia della Germania moderna, 3 v. (New York 1959–) v.1. Storia moderna di New Cambridge (2d ed. London – New York 1957–) 2: 162–183.
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