La più antica lista dei martiri romani, che forma, insieme alla Depositio Episcoporum, il cosiddetto Calendario Filocaliano. I due elenchi si trovano insieme ad altri documenti nel cronografo del 354 d.C., scritto forse da Furio Dionisio Filocale, il calligrafo di papa damaso i († 384). Per mezzo di questi deposizioni i fedeli di Roma sono stati informati del giorno e del luogo del culto liturgico. Entrambe le liste furono probabilmente fissate dal 336 poiché la Depositio Martyrum non nomina nessuno dopo questa data, e la Depositio Episcoporum mantiene una disposizione ordinata delle feste da gennaio a dicembre, in cui il nome di Papa silvestro i († 335) è l’ultimo registrato ; e due papi, Marco I (m. 336) e Giulio I (m. 352), sono aggiunte evidenti. Le loro feste cadono il 7 ottobre e il 12 aprile.
In entrambe deposizioni le indicazioni sono ridotte al minimo: il giorno del mese, il nome del papa o martire e l’ubicazione della sua tomba. Quando due avvisi sono dati sotto la stessa intestazione nella Depositio Martyrum, l’ordine è invertito; l’indicazione del cimitero precede il nome del martire. Non vengono fornite informazioni per identificare le persone, né ci sono indicazioni sul tipo di morte subita dal santo.
Il nome più antico nella Depositio Episcoporum è Papa Lucio I († 254). Con l’eccezione degli Apostoli Pietro e Paolo, nessuno dei 52 martiri registrati nella Depositio Martyrum è anteriore al terzo secolo; i primi martiri africani sono perpetua e felicità († 3), e il primo martire romano di certa data è Papa Callisto († 203). Le annotazioni sono fatte per la celebrazione del Natale il 222 dicembre, Cristo è nato a Betlemme ; e il 22 febbraio, il Natale Petri de cathedra.
Il Calendario Filocaliano subì successive revisioni, due delle quali sono attribuite rispettivamente al tempo di Innocente i (401–417) e Bonifacio i (418–422); e in un secondo momento entrambi deposizioni, ampliate nel corso degli anni, sono state utilizzate nella compilazione del martirologio di st. girolamo all’inizio del V secolo. L’indagine archeologica ha confermato l’attendibilità delle due liste di santi. Nella Depositio Martyrum i nomi dei cimiteri e le relative indicazioni topografiche sono stati verificati da ritrovamenti di iscrizioni e graffiti come quelle riguardanti San Fabiano, e ritrovamenti di iscrizioni nel cimitero di San Callisto hanno confermato l’esattezza della Depositio Episcoporum.
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[r. bryan]