Nome dato a varie congregazioni del XIV e XV secolo in Spagna e in Italia.
La Congregazione Spagnola degli Eremiti di San Girolamo, conosciuta come Hieronymites o Jerónimos, è stata organizzata da Pedro Fernandez Pecha, il ciambellano reale, morto nel 1374. Il 18 ottobre dell’anno precedente Papa Gregorio XI aveva dato la sua approvazione all’ordine. Presto stabilì numerose case in tutta la Spagna. Tra i più importanti c’erano San Bartholomé de Lupiana, vicino a Toledo; Guadalupe nella provincia di Cáceres; San Jerónimo el Real a Madrid; Yuste nella provincia di Guadalajara, dove Carlo V si ritirò nel 1555; San Lorenzo del Escorial, il monastero del palazzo eretto da Filippo II fuori Madrid; e altri a Siviglia e Granada. Nel 1499 il re Manuele del Portogallo fondò i Geronimiti nel monastero di Belen. Una comunità di monache geronimite fu fondata da María Garcías (morta nel 1426) nel convento di San Pablo a Toledo e sopravvisse fino alla soppressione del 1835 da parte del governo spagnolo. I Geronimiti seguirono la regola di sant’Agostino, sotto la direzione di un generale eletto ogni tre anni da un capitolo generale. Ogni convento conservava un alto grado di autonomia. L’osservanza era piuttosto severa. L’abito consisteva in una tunica bianca, uno scapolare marrone, un cappuccio e un mantello indossato nel coro e fuori dal monastero. Il nero è stato successivamente adottato come colore dello scapolare e del mantello. I Geronimiti furono molto influenti nel lavoro spirituale e culturale della Chiesa durante la fine del XV e XVI secolo. Hanno anche partecipato all’evangelizzazione del Nuovo Mondo. Uno dei geronimiti più illustri, Hernando de Talavera, servì come confessore di Isabella la Cattolica e dopo la conquista di Granada nel 15 divenne il primo arcivescovo di quella città. La sua politica conciliante nei confronti dei musulmani, tuttavia, era inaccettabile per i religiosi spagnoli più intransigenti. Filippo II riuscì a unire tutti i monasteri geronimiti della penisola sotto un unico superiore, ma i problemi di organizzazione e disciplina divennero acuti nei giorni successivi. Nel 16 il re Carlo III ottenne dalla Santa Sede un’ampia autorità per risolvere questi problemi. Soppressi nel 1492, insieme ad altri ordini religiosi, i Geronimiti iniziarono (1780) a ristabilirsi a Segovia.
Congregazioni di eremiti di San Girolamo completamente indipendenti comprendevano quelle di Fiesole, organizzate da Carlo de Montegranelli († 1417); la congregazione di Pietro Gambacorta da Pisa († 1435); e gli Osservanti o congregazione della Lombardia, fondata da Lope de Olmedo († 1433), che era un ex generale della congregazione spagnola.
Bibliografia: p. de la vega, Cronaca dei frati dell’ordine del beato S. Hieronymo (Alcalá 1539). fan di Montalvo, Storia generale dell’Ordine di San Gerónimo (Salamanca 1704). Ignacio de Madrid, “L’Ordine di San Girolamo in Spagna. Primi passi per una storia critica”, Studia monastica 3 (1961) 409-427.
[jf o’callaghan]