Har ha-melekh

HAR HA-MELEKH (Ebr. Il monte del re; aramaico Tor Malka), un distretto collinare in Giuda. Probabilmente dovrebbe essere identificato con la toparchia di Orine (latino per “quella collinare”, Plinio, Storia Naturale, 5, 14:70), vale a dire, il distretto di Gerusalemme ai tempi di Asmoneo (Giuseppe Flavio, Guerra 3, 3: 5 (54-55); Antiq.12, I: I (7)) e questo potrebbe benissimo essere il lo stesso della “regione montuosa” menzionata in Luca (1: 39–40, 65). Il Protevangelium di Giacomo (c. 150 d.C.) menziona anche Maria e Giuseppe che entrano “nella regione montuosa”. Secondo il Talmud, “qualsiasi montagna che si trova in Giuda è Har ha-Melekh” (tj, Shev 9: 2, 38d). I suoi confini originari si estendevano quindi da Ghibea di Saul (Tell el-Ful) a nord alle Piscine di Salomone a sud e da Kiriath-Jearim a ovest fino all’ascesa di Adummim a est. La parola melekh (“re”) apparentemente indica i re Asmonei che iniziano con Alexander Yannai. Har ha-Melekh, secondo fonti rabbiniche, era molto fertile e conteneva campi e orti, ulivi e uva, e i suoi uccelli venivano mandati al Tempio. Dopo la distruzione degli insediamenti nel distretto durante la guerra di Bar Kokhba (132–135), Har ha-Melekh fu attaccata al territorio di * Aelia Capitolina. I suoi abitanti ebrei furono espulsi e il suo prodotto, che continuò ad essere fornito a Cesarea, fu considerato prodotto gentile e quindi esente dalle decime. Nella successiva letteratura talmudica la vera estensione della sua area fu dimenticata ei villaggi nel distretto di Bet Guvrin (ad esempio, Kefar Bish, Kefar Shiḥlayim) furono erroneamente attribuiti ad Har ha-Melekh. Il presunto numero dei suoi villaggi ha raggiunto proporzioni fantastiche (“60,000 miriadi”) e anche le loro popolazioni sono molto esagerate (tb, Git. 57a; Lam. R. 2: 2, n. 4). BZ Luria ha proposto di localizzare Har ha-Melekh nel Monte. Gamma di Ephraim, in direzione del Carmelo, tra Kefar Otenai e Narbata.

bibliografia:

S. Klein, Ereẓ Yehudah (1939), 239ss .; BZ Luria, Yannai ha-melekh (1961), 38 sgg .; Stampa, Ereẓ, svInserisci. bibliografia: G. Dalman, Luoghi sacri e modi: studi nella topografia dei vangeli (1935), pagg. 52-53; E. Schurer, La storia del popolo ebraico nell’età di Gesù Cristo (175 a.C.ad 135), rev. e ed. di G. Vermes, F. Millar e M. Black, vol. 2 (1979), 191; S. Gibson, La grotta di Giovanni Battista (2004), 25-26.

[Michael Avi-Yonah /

Shimon Gibson (2a ed.)]