Hadoindus, st.

Vescovo di Le Mans; d. 20 agosto c. 653. Secondo quanto riferito, era nato da una famiglia nobile, ma poco altro si sa su di lui prima che succedesse a Bertram nella Sede di Le Mans, c. 623. In qualità di vescovo, Hadoindus fondò l'abbazia di Évron (LH Cottineau, Elenco topobibliografico delle abbazie e dei priorati, 2 v. 1: 1089–90) e si dice che abbia contribuito alla fondazione del monastero di San Lonegisilo (LH Cottineau, Elenco topobibliografico delle abbazie e dei priorati, 2 v. 2: 2769). Ha partecipato ai consigli tenuti a Clichy c. 627 ea Reims dal 627 al 630 (Consigli di Germania 1: 202; JD Mansi, Concil nuova e vasta collezione 10: 594); ma al consiglio che si riunì a chalon sur-sÂone nel 650, fu rappresentato dall'abate Chagnoaldus (JD Mansi, Concil nuova e vasta collezione 10: 1194). Il 6 febbraio 643, Hadoindus fece il suo ultimo testamento e testamento, in cui designò la chiesa di Le Mans come sua erede, lasciandole molte proprietà, gran parte delle quali aveva ricevuto da un uomo ricco di nome Alan. Il vescovo ha anche chiesto che fosse sepolto nella chiesa di Saint-Victor. Nel IX secolo il culto di Hadoindus è chiaramente attestato dal fatto che aldric, vescovo di Le Mans, riesumò le reliquie del santo vescovo e le pose nella chiesa cattedrale (Il successo del vescovo di Mans Aldrici 44).

Festa: agosto 20 (Diocesi di Le Mans).

Bibliografia: Scrittori MGH (Berlino 1825–) 15.1: 323. Santi 2 gennaio: 1140–43. Patrologia latina, ed. jp migne, 217 v. (Parigi 1878–90) 80: 565–574; 115: 850. h. leclercq, Dizionario di archeologia e liturgia cristiana, ed. f. cabrol, h. leclercq e hi marrou, 15 v. (Parigi 1907–53) 10: 1521–27. p. viard, cattolicesimo 5: 470. Santo inglese, con una biblioteca di antichi e di mezza età, 2 v. (Bruxelles 1898–1901; suppl. 1911) 3736. c. duchesnay, Dizionario di storia e geografia ecclesiastica, ed. un. baudrillart (Parigi 1912–) 16: 214–219.

[h. cameriera]