Oppositore del luteranesimo; b. Monaco, 13 ottobre 1493; d. lì, 7 marzo 1550. Era il figlio di Alberto IV, soprannominato “il Saggio”, e Kunigunde, la figlia dell’imperatore Federico III. Quando suo padre morì nel marzo 1508, William ereditò il ducato di Baviera. Tuttavia, non fu in grado di impedire a suo fratello Louis di ottenere una voce forte nel governo nel 1516. Questa situazione continuò per la maggior parte del regno di Guglielmo fino alla morte di Luigi nel 1545. Nella migliore tradizione della casa di Wittelsbach, Guglielmo continuò le politiche anti-asburgiche dei suoi predecessori durante la prima metà del suo regno. Poi, nel 1534, risolse le sue in sospeso rimostranze con Ferdinando d’Asburgo, e rafforzò quel legame nel 1546 con un’alleanza con l’imperatore Carlo V che lo legava alla lega schmalkaldica. Guglielmo seguiva una politica interna anti-luterana ed era principalmente responsabile di mantenere la Baviera in unione con Roma. Con ampi poteri conferitigli da Papa Paolo III, Guglielmo fu in grado di esercitare un controllo di vasta portata sui vescovi e gli abati del suo ducato e di prendere misure energiche per sopprimere gli insegnamenti di riforma che avevano iniziato a prendere piede in Baviera. Invitò i gesuiti nel suo ducato nel 1542 e ben presto stabilirono la loro sede per la Germania presso l’Università bavarese di Ingolstadt.
Bibliografia: vedere da riezler, Storia della Baviera, 6 v. (Gotha 1878-1903). j. janssen, Storia del popolo tedesco alla fine del Medioevo, tr. ma mitchell e am christie, 17 v. (Londra 1896-1925). j. lortz, La Riforma in Germania, 2 v. (Friburgo 1939-40). r. bauerreiss, Storia della Chiesa della Baviera (2d ed. Munich 1958-). b. hubensteiner, Storia bavarese (Monaco di Baviera 1955). h. Holborn, Una storia della Germania moderna: la riforma (New York 1959). f. zoepfl, Lessico per la teologia e la chiesa 1 10: 892.
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