Generare

Gerar (ebr. גְּרָר), una città e regione del Negev in cui abitavano Abramo e Isacco (Gen. cap. 20, 26). Gerar si trovava sulla strada per l’Egitto ed è menzionato in connessione con Kadesh (identificato nelle fonti antiche con Petra e ora principalmente con ʿAyn Qudayrāt) e Shur (le fortificazioni sulla frontiera egiziana). A nord confinava con i territori di Beer-Sceba e Gaza (Gen. 10:19; 26: 1–2; II Cron. 14: 12–13). La sua area comprendeva Rehoboth (che alcuni studiosi identificano con la successiva Ruheibah, a 12 miglia e mezzo (20 km) a sud di Elusa, Sitnah, Esek, la valle di Gerar e la città reale di Gerar. Attraverso il giuramento di Abramo ad Abimelech, la terra di Gerar era escluso dal territorio destinato ad essere conquistato dagli Israeliti (Gen. 21: 22–32; cfr. Ḥul. 60b) ed era al di fuori dell’area dell’insediamento israelita (Josh. 15). Secondo la tradizione patriarcale, la terra di Gerar era abitata da filistei originari di Casluhim che vivevano a Gerar come pastori governati da un re; esisteva un trattato tra loro ei patriarchi ebrei (Gen. 10:14; 21: 32-34; 26: 1, 15ss. Questi riferimenti ai filistei, tuttavia, sono considerati un anacronismo. Gerar è nuovamente menzionato al tempo di Asa, re di Giuda (c. 908-867 aC) che inseguì Zera l’etiope da Maresha a Gerar e distrusse tutte le città in la sua vicinanza (II Cron. 14: 8-14). Se la versione dei Settanta di i Cronache 4: 39-41 è corretta (letturaGerar invece di Gedor), la terra di Gerar era abitata nel periodo della monarchia da resti di Cam e da Meunim. Il nome Gerar sopravvisse come termine geografico anche dopo la distruzione della città e designò il distretto occupato dall’ex terra di Gerar. Il riferimento ad esso in ii Cronache 14:12 può già avere questo significato e certamente lo ha in ii Maccabei 13:24 (cfr. I Macc. 11:59). Il distretto fu in seguito conosciuto con il nome greco Geradike (tj, Shev. 6: 1, 36c; Gen. R. 52: 6; 64: 3) o Geraritike (Eusebius, Onom. 60: 6ss.), Identificato con il biblico Gerar. Eusebio (loc. Cit.) La individua a 25 miglia romane “da Eleutheropolis (Bet Guvrin) verso sud”; è similmente rappresentato sulla mappa di Madaba a sud-ovest di Beer-Sceba. Vari studiosi hanno quindi proposto di identificarlo con Tell al-Sharīʿa, 12 km. (19 km.) A nord-ovest di Beersheba o con Tell Yamma più a ovest. Y. Aharoni, tuttavia, ha suggerito un sito a metà strada tra questi due tumuli: Tell Abu Hurayra (Tell Haror), il più grande tell nell’area e contenente ceramiche risalenti all’età del bronzo medio e periodi successivi.

bibliografia:

Horowitz, Ereẓ Yis, vol.; I. Ben Zvi, Spedizione ha-Shomeronim (1935), 116 e seguenti; Grintz, in: Koveẓ … M. Schorr (1944), 96 e seguenti; idem, in: Anguria, 17 (1945/46), 32 sgg .; 19 (1947/48), 64; Aharoni, in: iej, 6 (1956), 26ss .; Aharoni, Land, indice.

[Yehoshua M. Grintz]