Vescovo, fondatore monastico e polemista anti-ariano; b. Sardegna, Italia, inizi IV secolo; d. Vercelli, 1 agosto 371. Divenne membro del clero romano sotto papa Giulio. Quando viene consacrato primo vescovo di Vercelli c. 344, stabilì una vita comunitaria per il suo clero, ed è considerato un fondatore dei canonici regolari. Fu anche determinante nell’istituzione di nuove diocesi vicino a Vercelli, ad esempio, Torino ed Embrun. Eusebio partecipò al Concilio di Milano nel 355 come legato di papa liberous e con Dionigi di Milano sostenne l’ortodossia di sant’Atanasio contro l’episcopato occidentale politicamente intimidito. Fu esiliato in Oriente fino alla morte di Costanzo II, fu liberato sotto Giuliano, e nel 362 partecipò al Concilio di Alessandria con Atanasio e approvò le sue decisioni clementi per la riconciliazione dei vescovi compromessi. Tornato in Italia, collaborò con ilario di guerra contro gli ariani; morì pacificamente nella sua diocesi. Della sua corrispondenza, sono state conservate tre lettere ei primi sette libri di a La Trinità precedentemente attribuiti ad Atanasio o Vigilio di Taso sono ora attribuiti a lui da molti patrologi. Ha anche tradotto Commentari sui Salmi da Eusebio di Cesarea (Girolamo, Ep. 61.2), ora perduto, e potrebbe essere l’autore della versione pre-Girolamo dei Vangeli conservata nel Codex Vercellensis.
Festa: 2 agosto (già 16 dicembre, anniversario della sua consacrazione).
Bibliografia: La Trinità e messaggi, ed. v. bulhart (Latina. Serie 9; 1957) 1–110. Eusebio di Vercelli e il suo tempo, ed. e. dal covolo, r. uglione, and g. m. vian (Rome 1997). Patralogiae che esegue una serie completa; ed. un. hamman (Parigi 1957) 1: 1741–42, 305–307. b. altaner, Patrologia, tr. h. graef (New York 1960) 429. v. de clercq, Dizionario di storia e geografia ecclesiastica (Parigi 1912–) 15: 1477–83. Di chiave latina; ed. e. Dekkers 105–111.
[vc de clercq]