Coll y prat, narciso

Arcivescovo di Caracas, Venezuela, durante la Guerra d’Indipendenza; b. Cornellá de Ter, Gerona, Spagna, 1754; d. Madrid, 28 dicembre 1822. Era un dottore in giurisprudenza, sia civile che canonico; professore all’Università di Cervera, Spagna; e membro dell’Accademia di Belle Arti di Barcellona. Prese possesso dell’arcivescovado di Caracas il 31 luglio 1810, così come era stato istituito un nuovo regime politico che avrebbe proclamato l’indipendenza assoluta dalla Spagna l’anno successivo. Quell’indipendenza costò lunghi anni di guerra, durante i quali repubblicani e realisti erano al potere alternativamente. Oltre alle calamità della guerra, un terribile terremoto ha distrutto gran parte delle città e dei paesi. Nella sola Caracas sono morte più di 10,000 persone, quasi un terzo della popolazione. Di fronte alla miseria e all’impotenza della popolazione, l’arcivescovo ha mostrato una carità straordinaria. In quanto spagnolo e nominato dal re, era fedele alle autorità spagnole; ma ha anche mostrato rispetto e obbedienza alle autorità repubblicane. Soprattutto, con le autorità di entrambi, ha sempre cercato di essere un buon pastore, prevenendo le crudeltà, intercedendo a favore di coloro

perseguitati da entrambe le fazioni e aiutando i bisognosi, mantenendo allo stesso tempo i servizi religiosi, la disciplina religiosa e la pietà dei fedeli. Bolívar ha riconosciuto le virtù dell’arcivescovo e quindi lo ha mantenuto nella sua posizione. D’altra parte, le autorità spagnole considerarono Coll lassista nel suo comportamento nei confronti dei repubblicani, e fu richiamato dal re. L’8 dicembre 1816 tornò in Spagna per rispondere alle accuse di sfiducia mosse dal leader spagnolo Morillo. Per giustificarsi, ne scrisse due estensivi Memoriali, a cui ha allegato numerosi documenti giustificativi. Nel 1822 fu nominato vescovo di Palencia, in Spagna, ma morì senza assumere l’ufficio.

Bibliografia: n. collo e prato, Memoriali sull’indipendenza del Venezuela (Caracas 1960). p. leturia, Rapporti tra la Santa Sede e l’America Latina, 3 v. (Analecta Gregoriana, 101–103; Rome 1959–60). n. e. navarro, Annali ecclesiastici venezuelani (2d ed. Caracas 1951).

[pp barnola]