Cohn, Tobias Ben Moses

Cohn, Tobias ben Mosè (1652-1729), medico e autore ebraico. Il padre di Tobias era un rabbino a Metz che morì quando Tobias aveva 9 anni. Fu poi mandato dai suoi parenti a Cracovia, dove ricevette un’educazione ebraica tradizionale. Successivamente è andato a Francoforte sull’Oder per studiare medicina. Ha anche ricevuto una borsa di studio dall’elettore del Brandeburgo. Studiò all’Università di Padova e poi si recò in Turchia dove prestò servizio come medico di corte fino all’età di 62 anni, quando si recò a Gerusalemme per concentrarsi sullo studio della Torah.

Il suo lavoro principale Ma’aseh Tuviyyah (Venezia, 1707) è un’enciclopedia che si occupa di teologia, astronomia, cosmografia, geografia, botanica, con la medicina che occupa circa la metà dell’intero lavoro. Descrive il sistema di Copernico ma lo rifiuta per motivi religiosi. D’altra parte, sostiene con entusiasmo il sistema di circolazione sanguigna di Harvey. Su richiesta di amici polacchi, si occupa a lungo della malattia allora comune in Polonia, plica polonica. Sottolinea l’aspetto chimico delle malattie dello stomaco, in contrasto con il sistema allora ancora prevalente di Galeno.

Sebbene Tobias Cohn aderisse al vecchio sistema medico, era pienamente consapevole delle nuove tendenze, soprattutto in chirurgia e chimica. Ha applicato misurazioni esatte nel suo lavoro scientifico, specialmente in termometria. Una delle innovazioni di Cohn è stata il confronto del corpo umano con una casa. La testa era il tetto, gli occhi le finestre e la bocca, la porta; il torace era il piano superiore, gli intestini il piano intermedio, i polmoni erano serbatoi d’acqua e le gambe, le fondamenta. I suoi rimedi erano lassativi, emetici, bicchieri a coppa e sanguinamento, ma demolì molte superstizioni e criticò i professori antiebraici di Francoforte sull’Oder così come gli ebrei che erano devoti alla Kabbalah e credevano ciecamente nei miracoli. Le sue teorie relative alla cura dei bambini e alla pediatria erano avanzate per la sua età.

Ma’aseh Tuviyyah è stato stampato in 5 diverse edizioni ed è l’unica opera ebraica sulla medicina che è stata ampiamente illustrata. Il lavoro è anche ricco di riferimenti storici, ad esempio su Shabbetai Ẓevi, e ha un significato considerevole nella storia della scienza.

bibliografia:

DA Friedman, Tuviyyah ha-rofe (1940); A. Levinson, Tuviyyah ha-Rofe ve-Sifro ​​Ma’aseh Tuviyyah (1924); E. Carmoly, Storia dei medici ebrei (1844), 248ss.

[David Margalith]