Vescovo del Giappone; b. Vila de Alvito, Portogallo, 1551 o 1552; d. Nagasaki, 16 febbraio 1614. Il 14 luglio 1566 entrò nel noviziato dei gesuiti a Evora, dove studiò filosofia e teologia. Verso la fine del 1575 fu assegnato alla segreteria della curia generale dei gesuiti a Roma. Lì lavorò fino all’inizio del 1577. Dal 1585 al 1586 fu professore di teologia a Coimbra; dal 1586 al 1589, socius del provinciale portoghese; e successivamente, di nuovo professore di teologia. Mentre insegnava teologia a Evora, venne a sapere, nel gennaio del 1592, della sua nomina a coadiutore del vescovo del Giappone. Le bolle papali arrivarono solo all’inizio del 1594, e nel frattempo prese il dottorato in teologia a Evora (novembre 1593). Infine, il 30 marzo 1594, partì per l’Asia. Il 22 settembre 1594, arrivò a Goa, da dove proseguì il 21 aprile 1595, a Macao, arrivando il 7 agosto. Divenne vescovo del Giappone nel febbraio del 1598 alla morte del vescovo Pedro Martins poco prima che quest’ultimo raggiungesse Malacca in viaggio da Macao all’India. Nonostante la situazione minacciosa in Giappone, Cerqueira rischiò di salpare per il Giappone il 16 luglio 1598, in compagnia del visitatore Alessandro Valignano; sono atterrati il 5,1598 agosto XNUMX. Quello stesso giorno Toyotomi Hideyoshi, il dittatore militare del Giappone che emanò un editto contro i gesuiti, fu colpito da una malattia mortale e morì a settembre. Cerqueira rimase in Giappone, principalmente a Nagasaki, fino alla sua morte.
Cerqueira era un pastore gentile e zelante le cui capacità pratiche erano state affinate dal suo lavoro nella curia generale dei gesuiti e come socio del provinciale. Era prudente ed energico e riuscì a mantenere una dignitosa indipendenza anche nei confronti di una personalità così autorevole come il suo collega di lavoro e visitatore Valignano. L’impressionante coscienziosità di Cerqueira lo indusse ad insistere energicamente sull’osservanza delle direttive nelle comunicazioni papali, anche nei casi in cui si fosse cercato (ad esempio, dai francescani delle Filippine) di presentargli un fatto. Ha anche dato prova di notevole talento diplomatico nei suoi rapporti con i principi giapponesi. Uomo profondamente religioso, cercò con zelo di intensificare la vita religiosa in Giappone.
All’inizio del suo regno, in una riunione nell’ottobre del 1598, creò la base legislativa per la sua attività. Ha aperto il primo seminario per i candidati giapponesi al sacerdozio secolare e ha installato i primi pastori giapponesi a Nagasaki. Cerqueira ha intrapreso una serie di viaggi apostolici; nel 1606 fece una visita non ufficiale all’ex Shōgun, Tokugawa Iyeyasu, a Fushimi (vicino a Kyōto); in questo periodo conobbe personalmente le comunità cristiane nel Giappone centrale. Il termine di Cerqueira coincide con la fioritura della primitiva Chiesa giapponese; ci furono molte conversioni, comprese quelle di influenti signori feudali. Ci furono anche persecuzioni locali (Ōmura, 1606; Arima, 1612). Nel 1612 iniziò la grande persecuzione che avrebbe portato al declino e alla caduta della Chiesa giapponese. Cerqueira era morta prima della definitiva espulsione dei missionari (novembre 1614).
Cerqueira come professore ha scritto vari trattati (Sulle leggi, GRAZIA DI DIO, conservato in manoscritto), e come vescovo ha scritto ampi rapporti sullo stato della Chiesa giapponese, memorandum e apologia per Papa e Re, un rapporto sui martiri di Higo (1603). Nel 1605 apparve a Nagasaki la sua opera Manuale per l’amministrazione dei sacramenti della Chiesa; con un’appendice giapponese.
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