Catechismo, imperiale

Nome dato al Catechismo ad uso di tutte le Chiese dell’Impero francese, pubblicato per ordine dell’Imperatore Napoleone I (1 maggio 1806). Quando fu promulgato il concordato del 1801, il governo francese promise negli articoli organici (art. 39) ad esso allegati un’unica liturgia e un unico catechismo per tutte le diocesi del Paese. L’unificazione era stata precedentemente sollecitata nel cahiers del clero nel 1789, e la sua necessità divenne più evidente con la nuova divisione delle diocesi del Concordato. Le sedi pre-rivoluzionarie erano abituate ai propri catechismi. Le nuove diocesi spesso comprendevano porzioni di tre o quattro precedenti, con il risultato che c’erano casi di diversi catechismi in uso all’interno di una singola diocesi. Il compito di comporre un catechismo uniforme è stato affidato al Direttore dei Culti Portalis, e ai degni Abbés d’Astros e Jauffret, che si sono ispirati al Catechismo composto per la Diocesi di Meaux da Bossuet.

Tra il completamento della bozza (1803) e la versione pubblicata (1806), Napoleone proclamò l’Impero francese. Per guadagnare una popolazione sottomessa a innovazioni come la coscrizione militare e le nuove tasse suggerite dalle sue ambiziose politiche, e per aumentare la sua autorità, cercò sempre di più di utilizzare la Chiesa. Su sua insistenza, il capitolo del nuovo catechismo sul quarto comandamento conteneva dichiarazioni audaci sul rispetto e l’affetto dovuti all’autorità, e in particolare alla persona e alla dinastia di Napoleone. Quando Pio VII rifiutò di concedere l’approvazione ecclesiastica necessaria, Napoleone si rivolse alla compiacente caprara, legato pontificio a Parigi, e pretese che la sua approvazione fosse quella della Santa Sede.

La deviazione di questo catechismo dagli insegnamenti cattolici tradizionali sulla sottomissione all’autorità, e il suo tentativo di sottrarre ai vescovi la libertà di stabilire il testo del catechismo provocarono viva emozione tra i cattolici francesi ea Roma. Nonostante le ingiunzioni dell’Imperatore, la sottomissione episcopale era meramente nominale. Con un pretesto o con l’altro i vescovi hanno evitato l’uso del catechismo. In Belgio, l’opposizione era aperta; in Francia, ha continuato ad aumentare con la persecuzione di Pio VII da parte di Napoleone. Nel 1814, con Napoleone sconfitto, il re Luigi XVIII si affrettò a sopprimere il Catechismo Imperiale e a restituire a ciascun vescovo il potere di provvedere al catechismo per la propria diocesi.

Bibliografia: un. Latreille, Il Catechismo Imperiale del 1806 (Parigi 1935).

[un. latreille]