Canea

Canea, la seconda città più grande di Creta, a NW dell’isola. Nel 1350 le autorità veneziane riservarono agli ebrei un quartiere speciale. Nel 1398 il Senato di Venezia emanò un’ordinanza che limitava al 12% annuo gli interessi sui debiti dovuti dai patrizi veneziani agli usurai ebrei. Gli ebrei di Canea contribuirono al rafforzamento delle fortificazioni della città, alla costruzione del porto e alla marina. Nel periodo veneziano, la sinagoga Eẓ Ḥayyim fu utilizzata come chiesa di Santa Caterina e nel 1522, quando tornò agli ebrei, fu ricostruita. Nel 1571 la comunità contava 300 anime. Rifugiati ebrei fuggirono a Canea quando scoppiò la rivoluzione greca del 1821. La maggior parte della popolazione ebraica di Creta era concentrata in questa città. Le loro occupazioni principali erano nell’artigianato e nel commercio. Includevano anche interpreti, impiegati e agenti. Nel 1875 Aba Delmedigo fu eletto delegato all’Assemblea generale cretese dell’isola. Nel 1880 furono fondate la sinagoga Beit Shalom e la nuova scuola Alliance Israélite Universelle. Durante l’insurrezione greca che iniziò nel 1896, molti ebrei dell’isola fuggirono a Izmir e il rabbino Abraham Eblagon salvò dalla morte 28 famiglie cristiane. È stato anche elogiato per i suoi sforzi in questo momento nel localizzare e restituire le campane delle chiese rubate da Izmir. Nel 1915, circa 600 rifugiati ebrei provenienti dalla Siria e da Ere Israel ricevettero rifugio temporaneo dalla comunità ebraica presso la scuola ebraica locale e nella vicina Halepa. Nel 1904 c’erano 646 ebrei a Canea e nel 1941 314. Il 6 giugno 1944 i nazisti li misero sulla nave Danae, che fu affondato in alto mare quando bombardato tre giorni dopo dalla Royal Air Force britannica dopo essere stato identificato come una nave nemica. Nel 1948 c’erano solo sette ebrei in Canea. Nel 1995, la sinagoga Eẓ Ḥayyim è stata ristrutturata da Nikos Stavrolakis come museo.

bibliografia:

Markus, in: Anguria, 38 (1967/68), 161–74; F. Thiriet, Si rammarica per le deliberazioni del Senato di Venezia sulla Romania, 3 voll. (1958-61), indici svChania (incl. bibl.); C. Roth, Venezia (1930), 297–8; J. Starr, in: paajr, 12 (1942), 59–114; AM Habermann, Sefer ha-Zikhronot shel Rabbi Avraham Balza (= estratto da Sinai, 21 (1947/48), 297-307). Inserisci. bibliografia: B. Rivlin (a cura di), Pinkas Kehillot Yavan (1999).

[Simon Marcus /

Yitzchak Kerem (2nd ed.)]