Briçonnet

Cognome di tre ecclesiastici francesi del XV e XVI secolo.

Robert, prelato e statista ricordato per il miglioramento del sistema fiscale francese; luogo e data di nascita incerti; d. Moulins, 3 giugno 1497. Grazie all’influenza del fratello minore Guillaume (morto nel 1514) ricevette importanti incarichi in incarichi ecclesiastici e secolari. Dopo aver prestato servizio come canonico di St. Aignan e abate di St. Vaast, fu nominato arcivescovo di Reims nel 1493. Carlo VIII lo nominò cancelliere di Francia (1495), carica che adempì fino alla morte.

Guillaume, cardinale di Saint-Malo e principale consigliere di Carlo VIII; b. Tours, c. 1445; d. Narbonne, 14 dicembre 1514. Guillaume entrò nella vita religiosa dopo la morte della moglie e divenne vescovo di St. Malo (1493), arcivescovo di Reims (1497) e Narbonne (1507). Accompagnò Carlo VIII nella sua spedizione italiana dal 1494 al 1495, momento in cui fu creato cardinale da Alessandro VI. Nel 1498 incoronò Luigi XII re di Francia nella cattedrale di Reims. Durante il pontificato di Giulio II guidò un movimento cardinalizio, culminato nel concilio di Pisa-Milano, per costringere il papa a intraprendere la riforma. Giulio lo convocò a Roma, dove fu privato del suo incarico e scomunicato. Quando Leone X divenne papa (1513) la censura fu revocata e Guillaume fu restituito al suo cardinalato.

Guillaume, vescovo e sostenitore della riforma della chiesa; b. Tours, 1472; d. Saint-Germain-des-Prés, 24 gennaio 1534. Era il figlio di Guillaume il cardinale. Briçonnet fu vescovo di Lodève (1504) e direttore dell’Abbazia di Saint-Germain-des-Prés (1507), dove iniziò una serie di riforme. Ha svolto missioni a Roma sia per Luigi XII che per Francesco I. Alla sua nomina a vescovo di Meaux (1516) ha sostenuto un movimento di riforma attraverso un gruppo di intellettuali conosciuti come i “riformatori di Meaux”. Alcuni dei suoi membri si sono rivolti troppo favorevolmente al movimento luterano e Guillaume è stato accusato di eresia. Il gruppo fu disperso nel 1535. Briçonnet si difese con successo dall’accusa di eresia e morì cattolico.

Bibliografia: p. terrapieno della torre, Le origini della riforma, 4 v. (Parigi 1905-35) v. 3. a. renaudet, Pre-Riforma e umanesimo a Parigi durante le prime guerre italiane, 1494-1517 (2d ed. Parigi 1953). g. bretonneau, Storia genealogica della Casa di Briçonnet (Parigi 1620). un. fliche e v. martin, eds. Storia della Chiesa dalle origini ai giorni nostri (Parigi 1935–) v. 15. Gallia Christiana v. 6, 9.m. lecomte, Dizionario di storia e geografia ecclesiastica (Parigi 1912–) 10: 677–682. un. duval, cattolicesimo 2: 263-265.

[wj steiner]