Vescovo; d. Ancona, Italia, 22 marzo 1283. Dopo aver studiato legge a Bologna, tornò nella sua diocesi di Ancona, fu ordinato sacerdote e vi divenne arcidiacono. Nel 1263 fu nominato amministratore, e nel 1264 vescovo, della diocesi di Osimo, vacante dal 1239. Fu anche nominato governatore della Marca di Ancona. Sepolto nella cattedrale di Osimo, divenne il santo patrono della città nel 1755. Una precedente ispezione della sua tomba aveva rivelato un cappuccio grigio cucito a una pelle di agnello, e questo portò il famoso biografo Jean Baldi (1620) ad affermare che questo vescovo era stato un francescano. L. Wadding accettò le prove e F. Diaz ottenne la concessione di una Messa e Ufficio (1697) per la nuova edizione del Breviario Francescano. Nel 1765 D. Pannelli, sacerdote di Osimo, sostenne che Benvenuto non fosse stato un francescano, aprendo una vivace controversia con Flaminio da Latera. Sebbene da Latera non potesse stabilire la sua posizione, la festa di San Benvenuto è stata comunque mantenuta nel calendario francescano il 22 marzo.
Bibliografia: a. del mostro, A Pranciscanum (2d ed. Parigi 1753). Santi 3 marzo: 390–393. l. ovatta, Writers Minorum (Lione 1625–54) 4: 246; 5: 4–5. d. pannelli, Memorie istoriche de’santi Vitaliano e Benvenuto, vescovi d’Osimo, 2 v. (Osimo 1763). d. fillareti, Lettere… a un Padre Minorita (2d ed. Osimo 1765). l. oliger, “Discussiones della vita e degli scritti del P. Flaminio Annibali da Latera, O.F.M.,” L’archivio storico Pranciscanum 7 (1914) 577–620, esp. 596–598. l. jadin, ibid. 8: 292–293. l. di clary, Vite dei Santi e Beati dei Tre Ordini di San Francesco, 4 v. (Taunton, Eng. 1885–87) 1: 517–519. jl baudot e l. scarpa, Vite di santi e beati secondo l’ordine del calendario con la storia delle feste (Paris 1935–56) 3:497–498.
[j. cambell]