BATH-SHEBA (Ebr. בַּת־שֶׁבַע, in i Chron. 3: 5 בַּת־שׁוּעַ), moglie di * Davide e madre di * Salomone. Bath-Sheba era originariamente la moglie di * Uriah l’ittita, uno dei guerrieri di Davide. Durante la guerra contro Rabbath-Ammon (II Sam. 11), Davide vide Bath-Sheba e ordinò che fosse portata nel suo palazzo. Quando Davide seppe che lei era incinta di lui, tentò di riportare Uria a casa sua (vedere Sam. II 11: 6–13). Non riuscendo a farlo, cercò e trovò un pretesto per far uccidere Uria in battaglia (11: 14–27); ha poi sposato Bath-Sheba. Il profeta * Natan rimproverò Davide per questo atto (12: 1–12), ma successivamente si schierò dalla parte di Betsabea e sostenne l’intronizzazione di suo figlio Salomone (i Re 1: 8 e seguenti). In seguito accettò di presentare a Salomone * Adonia la richiesta per la concubina * Abisag di Davide. Oltre a Salomone, Bath-Sheba ha dato alla luce almeno altri tre figli, Shimea, Shobab e Nathan (i Cron. 3: 5). Sembra che il suo primo figlio, morto subito dopo la sua nascita a causa del peccato di suo padre, sia incluso in questa lista (II Sam. 12:13 ss.).
Secondo II Samuele 11: 3, Bath-Saba era la figlia di Eliam, e secondo i Cronache 3: 5, era la figlia di Ammiel, che i rabbini del Talmud (Sanh. 69b) si identificano con Eliam figlio di * Ahithophel il Gilonita (II Sam. 23:34); da qui l’opinione dei primi commentatori (Kimḥi e Levi b. Gershom) e diversi studiosi recenti che l’opposizione di Ahitofel a Davide durante la rivolta di Absalom derivasse dal suo desiderio di vendicare la morte di Uriah. Altri credono che queste opinioni siano inaccettabili, perché, se davvero Eliam fosse stato il figlio del famoso Ahitofel, la Bibbia non avrebbe mancato di menzionare il fatto. È anche difficile credere che Ahithophel, se fosse stato il nonno di Bath-Sheba, avrebbe preso parte a un’azione del genere che avrebbe senza dubbio messo in pericolo la posizione di sua nipote e di suo figlio nella corte reale. D’altra parte, c’è motivo di supporre che Bath-Sheba fosse di una famiglia che esisteva a Gerusalemme prima della sua conquista da parte di Davide.
[Yehoshua M. Grintz]
Nel Aggadah
Se era la nipote di Ahithophel, le profezie che egli credeva predissero il suo destino regale, in effetti si applicavano a lei (Sanh. 101b). Bath-Sheba era predestinata a Davide; il suo peccato era di averla presa prima del tempo stabilito (Sanh. 107a). Non era colpevole di adulterio poiché era consuetudine che i soldati che andavano in guerra dessero alle loro mogli progetti di divorzio che sarebbero diventati validi se non fossero riusciti a tornare e Uriah cadesse in battaglia (Ket. 9b). Era un profeta in quanto prevedeva che suo figlio sarebbe stato il più saggio degli uomini. È annoverata tra le 22 donne valorose (da Mid. Hag. A Gen. 23: 1).
bibliografia:
Bright, Hist, 181, 188n., 189, 230; de Vaux, Anc Isr, indice; MZ Segal, Sifrei Shemu’el (19642), 299, 326-7; S. Yeivin, Meḥkarim be-Toledot Yisrael ve-Arẓo (1960), 198-207, 230-1; Niente, nomi personali, 146–7. nell’aggadah: Ginzberg, Legends, 4 (1947), 94-95, 103-4; 6: 1946-256, 7-264 (5).