Agrippa ii

Agrippa ii (Marcus Julius or Erode Agrippa ii ; 28–92 d.C.), ultimo re della discendenza erodiana; figlio di Agrippa i. Come suo padre, ha studiato a Roma ed era lì quando ha saputo della morte di suo padre. L’imperatore Claudio rifiutò di lasciarlo avere successo a causa della sua giovinezza. Suo zio, * Herodii di Calcide, morì nell’anno 48 e Agrippa ricevette questo piccolo regno due anni dopo. Le monete di Agrippa indicano che contava il suo regno a partire dall’anno 50. Durante il suo regno gli fu concesso il titolo di “re” sebbene in nessun momento fosse re di Giudea come lo era stato suo padre. Claudio gli affidò la supervisione del Tempio di Gerusalemme e gli diede il diritto di nominare il sommo sacerdote. Nel 54 il suo dominio su Calcide fu posto fine; fu compensato con la tetrarchia di Lisania che consisteva in Bashan-Trachonitis e Gaulanitis e con l’amministrazione della provincia di Varus. Da allora in poi fu uno dei più importanti governanti della parte orientale dell’Impero Romano. Durante il regno di Nerone i suoi confini furono nuovamente estesi. Nel 61 ha ricevuto parti della Galilea tra cui Tiberiade e due città della Transgiordania. Le date di questi

gli eventi sono registrati sulle monete del re, che, nei suoi territori non ebraici, portavano la sua somiglianza. Alla rivolta ebraica contro Roma nel 66, Agrippa era ad Alessandria. Si affrettò a tornare a Gerusalemme per cercare di convincere il popolo della sua impotenza contro il potere di Roma. La sua missione fallì e sostenne Roma nella guerra che ne seguì. Combatté nella campagna di Vespasiano e fu leggermente ferito in un combattimento vicino a Gamala. Nel 68, ricevuta la notizia della morte di Nerone, salpa con Tito per Roma. Lungo la strada vennero a sapere dell’assassinio del nuovo imperatore Galba. Tito tornò immediatamente da suo padre mentre Agrippa si recava a Roma. Quando Vespasiano fu proclamato imperatore, mandò a dire ad Agrippa, che lasciò Roma furtivamente e offrì i suoi servizi al nuovo imperatore. Vespasiano gli concesse nuove tenute che sembrano essere state nel nord. Il regno di Agrippa era popolato principalmente da non ebrei, ma il suo atteggiamento verso il giudaismo era diverso da quello dei suoi antenati. Almeno mentre era in Giudea ha mostrato un rispetto superficiale per le pratiche religiose ebraiche; alcuni studiosi affermano addirittura che fosse l’Agrippa il cui attaccamento al giudaismo fu lodato dai rabbini. Secondo il Nuovo Testamento ha mostrato un atteggiamento indifferente verso la diffusione del cristianesimo (Atti 25-26). La sua promozione della cultura ellenistica è attestata da numerose iscrizioni. Correva voce che Agrippa avesse rapporti incestuosi con la sorella * Berenice (cfr. Giovenale, Satire, 6: 156), ma questo potrebbe essere stato solo un pettegolezzo romano basato sul fatto che Berenice ha vissuto per alcuni anni nella casa del fratello.

bibliografia:

Schuerer, Gesch, 1 (19044); AHM Jones, Gli Erode della Giudea (1938), 217-22, 231-5, 237-42, 249-59, in modo casuale.

[Abraham Schalit]