Agosto °

Augustus ° (Caio Giulio Cesare Ottaviano ; 63 a.C.-14 d.C.), primo imperatore romano (27 a.C.). Le politiche di Augusto verso gli ebrei dell’Impero Romano in generale, e gli abitanti della Giudea in particolare, seguirono la linea favorevole stabilita da Giulio * Cesare. Ma per quanto riguarda la Giudea, l’amicizia personale dell’imperatore con Erode ha probabilmente giocato un ruolo decisivo. Il governo di Erode in Giudea (37–4 aEV) era contemporaneo al dominio di Augusto e tra i due monarchi esisteva una stretta relazione. Fu Augusto, insieme a Marco Antonio, che era stato determinante nella nomina da parte del Senato di Erode a governatore della Giudea (Gos., Ant., 14: 383; Wars, 1: 283–5). Dopo la sconfitta di Antonio ad Azio (31 a.C.), Erode era stato convocato da Augusto a Rodi per spiegare i suoi rapporti con lo sconfitto Antonio, ed era riuscito a ottenere il favore e l’amicizia del nuovo imperatore. Dopo che Augusto ebbe confermato il suo governo e occupato l’Egitto, annesse al regno di Erode “il territorio che Cleopatra si era precedentemente appropriato [nel 34 aC, cioè principalmente il territorio di Gerico] con l’aggiunta di Gadara, Ippopotami e Samaria e il marittimo città di Gaza, Anthedon, Jaffa e Strato’s Tower [poi Cesarea] “(Wars, 1: 396; Ant., 15: 217). Consapevole delle difficoltà di Erode all’interno del suo regno, Augusto fece di tutto per sostenerlo nel suo sforzo di adempiere ai suoi obblighi di fedele vassallo dell’Impero Romano. Augusto considerava molto l’abilità di Erode come sovrano e apprezzava la sua amicizia personale. Approvò gli sforzi di Erode per introdurre la cultura romana in Giudea e per questo prestò poca attenzione alle pretese dei nemici di Erode, stranieri e domestici. Il deterioramento della loro relazione verso la fine del regno di Erode fu solo un intermezzo minore, dopo di che l’amicizia fu ripristinata. Conoscendo l’avversione ebraica per il maiale, è stato riferito che Augusto, sentendo l’esecuzione di suo figlio * Antipatro da parte di Erode, fece il gioco di parole che avrebbe preferito essere il maiale di Erode (greco: ὑς) piuttosto che il figlio di Erode (ὑιος). Nonostante questa amicizia, il governo di Erode come vassallo romano non fu mai cambiato da Augusto. Dopo la morte di Erode nel 4 aC, Augusto non confermò la sua volontà ma divise il paese tra i tre figli del re. Archelao fu nominato per governare su Giudea, Idumea e Samaria, ma solo come etnarca e non come re, come era stato il volere di Erode. Agli altri due figli, Erode Antipa e Filippo, furono assegnate tetrarchie nel nord del paese. Le città ellenistiche di Gaza, Gadara e Hippos furono staccate dal territorio da Augusto. Archelao non riuscì a essere all’altezza delle speranze riposte in lui, e nel 6 CE Augusto accettò le richieste di due ambasciate dalla Giudea, entrambe sollecitando l’abolizione della monarchia, a seguito della quale Archelao fu bandito e la Giudea passò sotto il diretto dominio romano.

Gli ebrei di tutta la diaspora furono trattati favorevolmente da Augusto. In un editto furono sostenuti i diritti degli ebrei in Asia Minore, compreso il privilegio di inviare denaro al tesoro del Tempio (Ant., 16:102 ss.). Augusto emanò anche decreti a favore degli ebrei di Cirene (ibid., 169 sgg.). Ha anche assicurato l ‘”inviolabilità dei loro libri sacri e delle sinagoghe” e li ha esentati dalla necessità di dare vincolo per comparire in tribunale il sabato o il venerdì dopo l’ora nona. La lode dell’imperatore a suo nipote, Gaio, per non aver adorato a Gerusalemme (Svetonio, De Vita Caesarum, 2:93) non implica antagonismo verso gli ebrei, ma riflette il suo rifiuto, in generale, dei riti religiosi orientali che stavano penetrando a Roma in quel momento. Probabilmente durante la vita di Augusto, furono fondate a Roma diverse sinagoghe (cfr. La Sinagoga Augustasion).

bibliografia:

Vogelstein-Rieger, 1 (1895), 11 ss .; Juster, Juifs, 1 (1914), 149 ss .; Schuerer, Hist, indice; Schuerer, Gesch, indice, svOttaviano Ausgusto; A. Schalit, Hordos ha-Melekh (19643), 507.

[Isaiah Gafni]