Agoranomos

Agoranomos, ispettore delle transazioni di mercato nelle città greche. Questo ufficio è stato importato in Ereẓ Israel durante il periodo ellenistico ed è esistito durante tutto il periodo romano. Il agoranomos ha supervisionato la realizzazione di pesi e misure, la qualità delle merci e le transazioni tra acquirenti e venditori. Le fonti non danno alcuna indicazione se ha regolato le questioni tra dipendente e datore di lavoro, come nel caso delle città ellenistiche. Diversi pesi di piombo e pietra inscritti (da Maresha, Scythopolis, Ashdod, Tiberiade, Gaza e Gerusalemme), nonché uno standard di misure per i liquidi (da Maresha), sono la prova materiale della responsabilità di questo ufficio per quanto riguarda i pesi e misure durante i periodi ellenistico, erodiano e romano. A Gerusalemme, la controversia tra Onias, il sommo sacerdote, e Simeone in merito all’ufficio del agoranomia fu una delle cause della guerra civile nei primi anni ’70 del II secolo aC (ii Macc. 3: 4 ss.). Questo episodio può riferirsi alla responsabilità del agoranomos riscuotendo le tasse del Tempio. L’autorità di nominare il agoranomos era apparentemente conferito al sommo sacerdote, e più tardi al re: i pesi noti del periodo erodiano sono datati secondo gli anni di regno di Erode il Grande, Erode Antipa, Agrippas i e Agrippas ii. Secondo Giuseppe Flavio il tetrarca Erode Antipa nominò Agrippa i come agoranomos di Tiberiade prima che fosse nominato re da Caio Caligola per fornirgli un reddito (Ant., 18: 149). Giuseppe Flavio si riferisce anche al ora a Gerusalemme, dove il agoranomos probabilmente sedeva (Ant., 14: 335; Wars, 1: 251). Ci sono diverse fonti rabbiniche che forniscono prove sull’ufficio del agoranomos. Tuttavia, la parola è stata variamente modificata: agronimon, agardemis / agardemin, hagronimos, igranamin, e così via. È interessante notare che, sebbene l’Antico Testamento si riferisca all’obbligo di usare pesi e misure accurati, non si sa nulla su come questa legge fosse applicata, o sulle persone responsabili di essa, prima del periodo ellenistico. A Gerusalemme, prima del 70 d.C., il detentore di questo ufficio aveva autorità solo sulle misure, ma a Babilonia poteva anche fissare i prezzi delle merci (Tosef., Bm 6:14; bb 89a; tj, ibid. 5:11). A Babilonia la nomina di questo funzionario nelle città, dove il commercio era concentrato in mani ebraiche, era una funzione dell’esilarca. Per qualche tempo Rav ha ricoperto questo ruolo. Il agoranomos aveva l’autorità di ispezionare merci come vino o pane per valutarne la qualità. Quando il agoranomos apparso sul mercato, i commercianti a volte si nascondevano ei negozianti chiudevano a chiave le porte per paura di essere puniti. L’importanza di agoranomos è attestato da un passaggio (Lev. R. 1: 8) che osserva che un re, visitando una provincia, discuterà prima le cose con il agoranomos. Il nome dell’ufficio sembra sia stato tradotto dal III secolo d.C. in poi come ba’al ha-shuk, e anche assimilato con l’ufficio di logistes (ragioniere), a sua volta tradotto come khashban. Altri uffici legati alla gestione della fornitura sul mercato delle città greche sono evidenziati in fonti rabbiniche: il astynome, un parallelo al adesso (cioè, Ma’aser Sheni 5: 2, istononsin), e il sitones, fornendo il grano (ibid. 4: 1, khatonaya / sitonaya).

bibliografia:

Krauss, in: Tal Arch, 2 (1911) 372 ss. Inserisci. bibliografia: G. Finkielsztejn, “Amministrazione del Levante sotto i Seleucidi. Osservazioni preliminari”, in: M. Sartre, Siria ellenistica, Topoi Suppl., 4, (2003), 465-84; D. Sperber, in: zdmg, 127 (1977), 227–43; idem, “On the Office of the Agoranomos nella Palestina romana “, in: Giornale della Società Orientale Tedesca, 127 (1977), 227-43.

[Stella di Menahem /

Gérald Finkielsztejn (2a ed.)]